La Civica: «Basta, mozione di sfiducia». Il Pd: un passo falso

Merano. Sul caso Solland è intervenuta ieri anche la Civica per Merano, che ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia che sarà discussa la prossima settimana. Per Casolari, Balzarini...



Merano. Sul caso Solland è intervenuta ieri anche la Civica per Merano, che ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia che sarà discussa la prossima settimana. Per Casolari, Balzarini & Co. si tratta solamente dell’ultima di una serie di gaffe per le quali il primo cittadino dovrebbe lasciare il suo posto ancora prima del termine del suo mandato. «Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso! La lettera che il sindaco di Merano ha scritto ai ministri - si legge nella nota a firma di Andre Casolari - è l’ennesima conferma della sua arroganza e incompetenza. Rösch continua a procedere da solo senza tenere in considerazione importanti componenti economiche e sociali della nostra città, come in questo caso in cui continua a non capire il valore non solo storico dell’impianto di Sinigo, fregandosene beatamente di tutto quello che questa fabbrica ha rappresentato per la città, sottovalutando totalmente il potenziale che la stessa ha ancora oggi in termini di posti di lavoro e di sviluppo economico. Il tutto nonostante in questi anni più volte, anche in Consiglio comunale, ci siano state numerose espressioni di solidarietà con i lavoratori della fabbrica auspicando una felice soluzione della vertenza. La città è ferma da tempo, gli investimenti strategici di cui avrebbe bisogno per continuare a svilupparsi latitano o non sono neanche programmati, è stretta nella morsa del traffico, che assieme a tutte le altre questioni aperte rappresenta uno dei grossi problemi irrisolti e diventano ogni giorno più insopportabili. I meranesi di questi comportamenti non ne possono più, e sono oramai stufi di avere un autista senza patente che guida la città. Non ci semtiamo minimamente rappresentati da questo Sindaco, e pertanto settimana prossima ha previsto una serie di incontri per valutare la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco».

Duri gli alleati del Pd.

«Non si può pensare che la città del Passirio - scrivono il consigliere provinciale Sandro Repetto e l’assessore Diego Zanella - rinunci ad un polo industriale come quello della Solland soprattutto dopo i gravi disagi che i lavoratori hanno dovuto affrontare negli ultimi anni. Non si vive di sola vocazione turistica e soprattutto non si può pensare che esistano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Lo stabilimento è da sempre fonte di reddito per decine di famiglie e pensiamo che lo debba rimanere anche in futuro. Sbaglia il sindaco a prendere iniziative non concordate con la maggioranza in consiglio». «Ci riserviamo di chiedere subito un incontro chiarificatore. Condividiamo - di questa impostazione - solo l’attenzione alla sicurezza. Tale attenzione però è sempre stata garantita quando la fabbrica ha funzionato correttamente e non si vede perché non debba essere così anche in futuro», afferma l’assessore Zanella. Il consigliere provinciale del Pd Repetto rincara la dose: «Perdere posti di lavoro è una tragedia che Merano e l’intera provincia non possono affrontare con leggerezza. Il sindaco chiarisca se si tratta di una posizione personale o di un’iniziativa condivisa. Perché in questo caso, ecco, non sarebbe condivisa dal Pd, partito di maggioranza».

Critico anche Alfonso Ponticelli (Fratelli d’Italia): «Le affermazioni del sindaco Rösch sono di una gravità inaudita: considerare il fallimento di un’azienda come un’opportunità è gravissimo considerando che queste esternazioni provengono da chi dovrebbe tutelare i suoi cittadini».













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Valeria Frangipane

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