Lana scommette sull’impronta ecologica

LANA.

Il Comune di Lana, prima amministrazione pubblica dell’Alto Adige, mette a disposizione dei cittadini la possibilità di calcolare gratuitamente la propria impronta ecologica onde...


Ezio Danieli


LANA. <div>Il Comune di Lana, prima amministrazione pubblica dell’Alto Adige, mette a disposizione dei cittadini la possibilità di calcolare gratuitamente la propria impronta ecologica onde sensibilizzare sulle tematiche ambientali e sulla sostenibilità. Per scoprire quanto influisce l’attuale stile di vita sul clima e per fare un paragone con gli altri cittadinni, si può usare il calcolatore dell’impronta ecologica Happiness. In pochissimo tempo si può calcolare l’Impronta ecologica e il suo benessere. Ad intervalli regolari si può anche verificare quanto e come l’impronta ecologica stia cambiando. La presentazione della singolare idea è stata fatta ieri in municipio dal sindaco Harald Stauder che ha parlato dell’impronta ecologica come l’ennesima azione in ambito ambientale voluta dalla giunta. Ma come funziona questa «impronta» riservata ai cittadini di Lana e non solo a loro? Basta collegarsi all’apposito sito del Comune e rispondere ad una serie di quesiti che riguardano lo stile di vita di ogni persona.Il risultato darà uno schema che altro non è che l’impronta ecologica della persona. Si devono adattare i valori regionali allo suo stile di vita personale. Le domande riguardano 5 ambiti codificati con colori diversi. Per quanto riguarda l'alimentazione conta l’insieme del cibo che consumiamo o gettiamo nei rifiuti, comprese le confezioni degli alimenti e le risorse necessarie per la loro preparazione e il loro trasporto. Il 23% della dimensione dell’impronta ecologica dipende dal settore alimentare. . Per l'ambito «Abitare», si sonda quali risorse investiamo su casa, riscaldamento, energia elettrica e acqua potabile. Questo settore occupa il 14 per cento dell’intera impronta ecologica. Per quanto concerne la mobilità si parla di quella individuale. Il trasporto di beni è compreso nella categoria «Alimentazione», ovvero consumi. Nel campo della mobilità rientra circa il 16% dell’impronta ecologica totale. Per consumi e servizi si parla di produzione di beni e fornitura di servizi. Contano legno, fibre di tessuto, metalli, cemento e vetro, che sono impiegati per la costruzione di veicoli a motore.













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