Malles, torello in fuga rincorso sulla strada

Malles. Ha tentato la fuga, ma non ce l’ha fatta. Un torello impaurito è scappato dal macello pubblico di Malles, trovando però la morte in un colpo sparato da un guardiacaccia, dopo essere stato...



Malles. Ha tentato la fuga, ma non ce l’ha fatta. Un torello impaurito è scappato dal macello pubblico di Malles, trovando però la morte in un colpo sparato da un guardiacaccia, dopo essere stato inseguito a lungo da un veterinario, quattro addetti e il trasportatore.

A ricostruire l’accaduto è il veterinario dell’Azienda sanitaria Maurizio Giusti, responsabile del servizio per i comuni di Malles e di Curon Venosta. «Alcuni giorni fa – racconta lo specialista – mi trovato all’interno del macello pubblico di Malles, in attesa che arrivassero undici torelli dalla Svizzera, destinati alla macellazione». Infatti, secondo gli accordi bilaterali tra i Comuni di Malles e di Santa Maria (località a ridosso del confine) e in base a un accordo con la dogana di Tubre, gli agricoltori possono procedere alla macellazione dei propri capi di bestiame utilizzando il macello venostano, dato che quello a loro più vicino si trova oltre il passo del Forno. Erano torelli provenienti da un allevamento “linea vacca-vitello”, cioè animali abituati a restare all’interno della stalla, nutriti dalla madre. Di conseguenza, una volta soli assumono l’aspetto di animali un po’ selvatici, spauriti. «Mentre gli undici torelli scendevano dal camion, all’interno del recinto del macello, uno di loro è riuscito a fuggire attraverso un piccolo varco».

È scattato quindi l’inseguimento: alle calcagna del torello si sono messi il veterinario, quattro operatori della struttura e il conducente del camion. Uscito dall’areale del macello, il bovino ha proseguito la propria corsa lungo la statale del passo Resia, in direzione sud. Dopo duecento metri ha deviato verso Malles, imboccando via San Benedetto e trovando rifugio in un cortile privato. Nel frattempo sul posto è sopraggiunto il guardiacaccia Christian Tschenet, responsabile del Parco nazionale dello Stelvio, che, con l’autorizzazione del veterinario, ha sparato al torello. «Lungo la statale – conclude Giusti – non si sono verificate situazioni di pericolo per gli automobilisti. La carcassa dell’animale è stata poi riportata al macello usando una pala meccanica di una ditta privata che stava lavorando in zona». B.P.













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