MERANO

Merano non ce la fa, è Parma la Capitale della cultura 2020

Il sindaco di Merano Paul Rösch: «Essere nella top 10 è comunque un successo»



MERANO. «La candidatura e il lavoro di gruppo svolto per sostenerla costituiscono comunque un successo. Siamo riusciti a entrare fra le top ten e abbiamo saputo sfruttare una preziosa occasione per presentare la nostra città e la nostra visione su un palcoscenico nazionale». Lo ha detto il sindaco di Merano, Paul Rösch, commentando l'esito del concorso "Capitale italiana della cultura 2020" che ha visto prevalere Parma sulle altre nove città rimaste in lizza dopo la selezione, fra cui la stessa città del Passirio.

«È con una visione innovativa e, consapevolmente, anche un pò provocatoria che abbiamo cercato di distinguerci dalle altre città concorrenti - ha aggiunto Rösch -. Merano, con la sua popolazione per metà di lingua tedesca e per l'altra metà di lingua italiana, è un modello di convivenza fra due diversi gruppi etnici e un esempio dei tanti vantaggi che da questa convivenza derivano. Per questa ragione il motto che abbiamo scelto è 'Merano, la piccola Europa d'Italia».

«Anche se non siamo riusciti a superare l'ultimo ostacolo, siamo ben motivati - ha proseguito il sindaco -. La maggior parte dei progetti proposti con la candidatura sono già contemplati dal programma di governo 2015-2020 e quindi li realizzeremo. E il programma definito in collaborazione con gli operatori meranesi sarà il punto di riferimento per la politica culturale a Merano nei prossimi anni». 













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