Nuovo marchio turistico, criticata la scelta del nero 

La polemica. Il grafico Mendini contesta l’addio al colore e l’incarico ad un’agenzia non locale Per l’Azienda di soggiorno il logo e il desgin evidenziano il concetto di “nuovo lusso”


Jimmy Milanese


Merano. È un duro attacco, quello del grafico meranese Robert Mendini - in passato già autore di loghi per enti pubblici locali - , contro il nuovo logo “Merano” dell’Azienda di soggiorno, realizzato da uno studio di Amburgo e recentemente presentato. Nuova veste grafica, quindi, per il marchio con il quale l'Azienda andrà a presentarsi, scritto in un nero carattere “Südtirol Next” che non va giù all'esperto. Una critica dettagliata, quella di Mendini, che parte proprio dalla scelta del color nero, in luogo dell'azzurro e verde del logo precedente ideato dall’allora Alto Adige Marketing (Smg) assieme all’ente turistico meranese. «Il nero non è un colore, ma la assenza totale di colore, ovvero, le tenebre», spiega il grafico che aggiunge come questo colore mal si associ alla «simbiosi di contrasti tra elementi alpini e mediterranei che caratterizza la nostra città». Ad onor del vero, i grafici di Amburgo avevano motivato la scelta di questo colore proprio in associazione a un nuovo motto per la città. Il concetto del “nuovo lusso”, vale a dire il perfetto equilibrio di una città che permette alta qualità di vita a prescindere dalla disponibilità economica personale. E siccome, molto spesso, il concetto del lusso viene espresso con il color nero, ecco la scelta.

Altro elemento che ha fatto sobbalzare l'esperto meranese è lo spazio bianco tra la “r” e la “a” di Merano. Un cosiddetto “buco grafico” che andrebbe corretto. Invece, la scelta di posizionare in finale di parola una “o” sopra ad un trattino, spiega Mendini, «è qualcosa che realizzai già io 15 anni fa e, prima di me, negli anni sessanta il grande maestro Franz J. Lenhart». Oltre a questo, viene evidenziata la mancanza nel logo di riferimenti al patrimonio paesaggistico o culturale della città. «I Portici, il Kurhaus, ovvero il nostro vero marchio di riconoscimento come lo è la Tour Eiffel per Parigi, dove sono, nel logo?», si chiede il grafico nel suo j'accuse. Anche il manuale che fa da accompagnamento al brand e che servirà per proporre gadget ed oggetti griffati con il nuovo logo di Merano, finisce sotto la lente di ingrandimento del grafico.

La scelta dell’agenzia.

Infine, sotto accusa anche la scelta di affidare questa operazione a una agenzia di amburgo, essendo l'azienda di soggiorno un ente finanziato con soldi pubblici. si chiede il grafico meranese «se questo non connoti una offesa e mancanza di fiducia verso la categoria professionale dei creativi dell'alto adige». alle osservazioni l’azienda di soggiorno aveva preventivamente risposto proprio in occasione della presentazione del marchio. facendo notare come il logo precedente fosse poco leggibile e difficile da evidenziare, mentre quello attuale favorisce una differenziazione nella competizione turistica. per quanto riguarda la scelta dell’agenzia oaks di amburgo, detto che nel processo sono stati coinvolti vari attori fra i quali comune, albergatori, rappresentanti della cultura, «i criteri - così l’ente turistico - sono stati, tra gli altri, la competenza nello sviluppo strategico di marchi e design, esperienza nello sviluppo e nell’implementazione di marchi ombrello sul mercato internazionale, brand management, vale a dire le direttive, modelli digitali, realizzazione e documentazione, guida di sistemi di corporate design, nonché ordine e ottimizzazione di architetture di marchio complesse. l’agenzia di amburgo oaks dispone inoltre dell’expertise alto adige: l’amministratore delegato marcus oltmanns lavora da quindici anni lato agenzia per il marchio ombrello e da allora ha realizzato numerosi progetti strategici di marchi e design in alto adige, tra gli altri, nei settori turismo, economia agraria e marketing territoriale».













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