l’incontro 

Papilloma virus, dito puntato contro tabù e antivaccinisti

MERANO. Del Papilloma virus (Hpv), che può essere fonte di tumore al collo dell’utero, si parla poco. In tema l’Alto Adige detiene la percentuale di vaccinazioni più bassa d’Europa, il 25%, contro il...



MERANO. Del Papilloma virus (Hpv), che può essere fonte di tumore al collo dell’utero, si parla poco. In tema l’Alto Adige detiene la percentuale di vaccinazioni più bassa d’Europa, il 25%, contro il 70% del resto d’Italia e il 90% del nord Europa. Lo si conosce troppo poco, forse perché coperto dal tabù che occulta tutto ciò che ruota intorno alla sessualità e per via del forte movimento antivaccinista locale. Per conoscere meglio l’Hpv, domani alle 17.30 Sergio Messini, ginecologo della clinica Sant’Anna, terrà un incontro nella sala civica di via Otto Huber.

«In realtà si tratta di un gruppo di 150 virus: ognuno di noi, prima o poi, entra in contatto con almeno uno di questi. Se il sistema immunitario non elimina il virus, alla contaminazione può seguire l’infezione, e poi la modifica del genoma delle cellule infettate che porta al cancro. Il danno cellulare avviene più facilmente sul collo dell’utero», spiega il medico. «La trasmissione avviene per via sessuale, e il preservativo non è sufficiente a evitarla: bisogna vaccinarsi, possibilmente prima di aver cominciato la propria vita sessuale, verso i 12 anni. La vaccinazione è completamente sicura e vi si devono sottoporre sia i maschi sia le femmine. E non bisogna vergognarsi di parlarne col proprio medico o col pediatra dei propri figli. Vaccinarsi ha un costo bassissimo e va fatto una volta sola nella vita, ma soprattutto permette di avere una vita sessuale sicura, anche per quanto riguarda i condilomi. Sarebbe importante fare informazione e prevenzione nelle scuole: qui, però, solo le scuole italiane sembrano recettive. L’anno scorso, in tutta la provincia, solo il liceo scientifico Torricelli di Bolzano».













Altre notizie

Attualità