Pino spezzato, sono tornati in Germania madre e bimbo feriti

Merano. La ventiquattrenne tedesca e suo figlio di due anni e mezzo, travolti e gravemente feriti dal grande pino d’Aleppo sulla passeggiata d’Inverno martedì della settimana scorsa, sono tornati in...



Merano. La ventiquattrenne tedesca e suo figlio di due anni e mezzo, travolti e gravemente feriti dal grande pino d’Aleppo sulla passeggiata d’Inverno martedì della settimana scorsa, sono tornati in Germania. Per la madre è stato necessario organizzare un trasporto speciale con la presenza di un medico sull’ambulanza. Dopo sei giorni trascorsi al San Maurizio di Bolzano, dove nella notte dell’incidente era stata operata per la frattura di due vertebre, lunedì è stata ricoverata all’ospedale di Augsburg, in Baviera, zona dalla quale proviene la famiglia. Sta invece molto meglio il figlioletto, per il quale i medici parlano della protezione non di uno, ma di più angeli custodi. Il piccolo aveva subito un trauma cranico e uno toracico.

Venerdì scorso, l’assessora Gabriela Strohmer si è recata all’ospedale del capoluogo in visita alla famiglia. Ha espresso la solidarietà e la vicinanza della giunta e dei responsabili comunali, «molto provati dalla vicenda». Il Comune si è accollato tutte le spese del trasferimento nonché del soggiorno, sia pre-incidente sia quello riferito ai familiari successivo all’episodio.

Sullo stato di salute dell’albero spezzato in due dal vento ha detto la sua anche Florin Florineth, professore universitario austriaco di ingegneria ambientale e paesaggistica che si trovava in vacanza a Lagundo il giorno dell’episodio. Ha avuto modo di visionare la pianta e ha confermato che esteriormente dimostrava di essere vitale. Ha notato una carie del legno nel tronco, pur tuttavia ha ammesso che se gli fosse stato chiesto un parere prima dell’episodio, non avrebbe rilevato criticità e neppure suggerito speciali controlli.













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