Polizia comprensoriale, più agenti per 5 Comuni 

A regime l’unione fra i corpi di Merano, Tirolo, Scena, Parcines e Marlengo Il comandante Piras: «Maggiore professionalità e presenza sulla strada»


di Simone Facchini


MERANO. Un polizia intercomunale, in grado di garantire maggiore professionalità e di liberare agenti per il controllo del territorio. Dopo un paio d’anni di rodaggio, il progetto che connette le polizie municipali di Merano, Tirolo, Scena, Parcines e Marlengo è entrato a regime. Ieri, significativamente nella sede della comunità comprensoriale del Burgraviato, ne hanno voluto illustrare i dettagli i rappresentanti delle Municipalità coinvolte assieme al comandante Fabrizio Piras.

La denominazione ufficiale è “Polizia locale Merano-Burgraviato”. L’accordo, firmato dai sindaci nel 2017, ha delegato al corpo di polizia associato tutte le attività di polizia locale, giudiziaria, stradale, di pubblica sicurezza e di collaborazione con le forze di polizia statale. La sede operativa centrale è stabilita al comando di Merano. «Professionalità e flessibilità sono le coordinate del progetto», ha spiegato il comandante Piras. «L’impianto normativo richiede una sempre maggiore preparazione e un aggiornamento costante del personale. I benefici di questa cooperazione sono diversi. Tutte le incombenze burocratiche e i procedimenti amministrativi vengono svolti presso il comando centrale da personale specializzato. In questo modo il lavoro degli agenti in servizio in strada a Merano e nei paesi risulta più agile. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla possibilità di garantire una rotazione del personale: gli agenti preposti a vigilare sull'osservanza dei regolamenti possono compiere il loro lavoro con maggiore precisione e rigore se non operano nel medesimo luogo in cui abitano e vivono».

Una razionalizzazione del servizio, dunque, che permette una maggiore presenza sul territorio, anche in risposta alle esigenze di sicurezza sempre più pressanti. A chi, ancora agli albori del progetto, osservava il rischio di “allontanamento” da Merano degli agenti, ieri è stato risposto che in fatto di impiego «nessuno dei Comuni aderenti deve risultare svantaggiato. Nel corso dell'anno le ore di servizio garantite dai singoli Comuni vengono pareggiate. Inoltre la sinergia permette un’economia di costi nell’acquisto e nelle manutenziona delle attrezzature».

«Molte amministrazioni comunali – ha precisato Luis Kröll, presidente del Burgraviato e sindaco di Scena – e in particolare le realtà più piccole, non possono più permettersi l'onere di gestire una proprio servizio di polizia locale e quindi questa forma di cooperazione, molto interessante e vantaggiosa in termini economici, di efficienza e flessibilità, costituisce un modello virtuoso di polizia comprensoriale. Strategie generali e priorità vengono determinate da un “comitato di coordinamento”, composto dai sindaci dei Comuni aderenti o dai rispettivi assessori delegati e dal comandante del corpo di polizia locale associato con funzioni consultive». Gli ha fatto eco il collega meranese Paul Rösch: «Grazie a questa convenzione le forze di polizia locale possono essere impiegate in modo più funzionale tenendo anche conto dei flussi turistici. Nei periodi di bassa stagione, per esempio, gli agenti delle località limitrofe possono prestare servizio in città a sostegno dei colleghi meranesi, mentre durante l'alta stagione, o in occasione di manifestazioni di più ampio richiamo, gli agenti di via Portici possono dare man forte agli agenti in servizio nei paesi dei dintorni».













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