Pronto soccorso in affanno L’Asl garantisce due rinforzi 

A sei giorni dalla clamorosa protesta dei medici arrivano le prime contromisure Prorogati - dopo il no iniziale - i rapporti con Annalisa Fioretti e Italo Bonadio



MERANO. La clamorosa protesta dei medici in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Tappeiner, che da inizio dicembre non garantiscono piú ai reparti di appartenenza (medicina e chirurgia) i servizi notturni, e il loro accorato appello alla direzione comprensoriale per uscire dall’emergenza riportando il numero dei medici e degli infermieri in servizio a un livello adeguato, un risultato lo ha giá prodotto. A sei giorni dal recapito della lettera alla direttrice Irene Pechlaner e al dirigente sanitario Pierpaolo Bertoli, il comprensorio ha risposto con la proroga dell’assunzione di due medici attualmente giá in servizio al pronto soccorso, i dottori Annalisa Fioretti, specialista di medicina e Italo Bonadio. Nel caso di quest’ultimo chirurgo, in dtermina viene chiesto di sostenere entro la scadenza della proroga l’esame di bilinguismo. L’ultima goccia che aveva fatto saltare la pazienza ai medici del pronto soccorso, coordinato dal dottor Norbert Pfeifer, era stata proprio l’incertezza sino all’ultimo del rinnovo dei due incarichi. Nella lettera scritta dai medici si sosteneva addirittura che dalla direzione medica era stato comunicati che i due specialisti sarebbero stati prorogati solo in caso di dimissioni di altri medici, che avrebbero cosí liberato posti. Entrambi i contratti, prorogati alla fine della scorsa settimana scadevano il 6 e l’8 dicembre. La scelta di un rapido intervento del comprensorio sanitario la dice lunga sulle preoccupazioni che la lettera scritta dai medici del pronto soccorso ha provocato in tutta l’Azienda sanitaria. Con la conferma dei dottiri Bonadio e Fioretti peró, si risolve solo in minima parte la lunga lista dei problemi sollevati dai medici coordinati dal dottor Pfeifer. Nove erano i medici e nove resteranno, quando invece la richiesta era stata quella di arrivare ad avere cinque medici in piú, cosí da poterli impiegare sia nel pronto soccorso interdisciplinare del Tappeiner, che nei due reparti di medicina interna e anche nel gravoso impegno delle guardie notturne e festive. Nulla inoltre è stato deciso, a meno che in queste ore non venga dato corso a qualche nuovo provvedimento, per l’astanteria, o i posti letto che fino alla scorsa estate erano presenti nell’unitá di osservazione del pronto soccorso e che poi sono stati eliminati, salvo ripensamento da parte del coordinatore infermieristico del comprensorio entro inizio dicembre. Va ricordato che il pronto soccorso dell’ospedale di Merano non è un reparto a se stante, come a Bolzano, ma collabora con i due reparti di medicina e chirurgia ai quali i medici in servizio appartengono. La creazione di un reparto a se stante di medicina d’urgenza con un organico adeguato, che i dottori firmatari della lettera a onor del vero non richiedono, potrebbe essere la soluzione ideale per il problema.(rog)













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