Puccini, coi lavori spuntano i preziosi marmi di Lasa 

Sorpresa al termine degli interventi di risanamento Riportato alla luce anche il mosaico nel foyer superiore


di Jimmy Milanese


MERANO. Terminata a tempo di record la ristrutturazione del Teatro Puccini. Dopo il restauro alle porte d'ingresso che due anni fa aveva riportato l'arena teatrale meranese all'antico splendore, questa estate sono iniziati i lavori, terminati in meno di 60 giorni, di rimozione della moquette rossa che rivestiva gli interni del primo piano. Altro intervento, resosi necessario per mettere in regola la struttura inaugurata il primo dicembre del 1900, ha riguardato la demolizione di parte della pavimentazione e rete muraria interna, al fine di dotare il teatro di riscaldamento interno, oltre alla possibilità di disporre di acqua calda, prima assente. Infine, l'intervento curato da un pool di ditte specializzate, ha ricablato il teatro, oggi quindi dotato di una rete elettrica che lo pone al riparo da qualsiasi possibilità di corto circuito. Lavori alquanto delicati, ha spiegato Monika Gamper, presidentessa del consiglio di amministrazione dell’Ente Gestione Teatro e Kurhaus di Merano. Infatti, al termine dei lavori, è stato necessario ripristinare i pavimenti, proprio grazie alla ricostruzione precisa dei disegni originari, in modo da evitare discrepanze estetiche tra le parti intaccate dai lavori e quelle semplicemente levigate. Centomila euro il corso della operazione che ha compreso la totale sostituzione dei marmi del balconcino posto al primo piano. La scelta è andata sulla quarzite argentea trentina, con porfido del Renon per le due soglie che danno sul balcone antistante piazza Teatro. Anche il mosaico a stella che fa bella mostra di se di fronte alla zona bar ora splende di luce propria, dopo un intervento molto complesso che ha permesso di restituire al manufatto i colori che vennero scelti dagli artigiani che il secolo scorso disegnarono questo mosaico come un incrocio tra fiore e stella. Proprio a dimostrazione che già nell'800 Merano era considerata incrocio di culture e tradizioni diverse.

Infine, una sorpresa inaspettata che ha stupito i vertici della azienda. Dal restauro delle finestre del teatro che danno direttamente su corso Libertà - ormai obsolete e che non erano più in grado di contenere l'acqua piovana e la formazione di muffe - i tecnici hanno scoperto che la muratura di separazione delle finestre, da anni ricoperta da malta e vernice, era stata realizzata con antichi blocchi di marmo puro proveniente dalle cave di Lasa. Cave inaugurate pochi anni prima della costruzione del teatro cittadino. La soddisfazione per questi lavori è stata espressa anche dal sindaco Paul Rösch, presente alla giornata di inaugurazione della struttura, il quale ha ricordato come «gli antenati fossero stati lungimiranti a progettare Teatro, Kurhaus e Promenade in sequenza, rendendo questa struttura – ha ricordato il primo cittadino - una chicca unica per la nostra città ma anche nel panorama architettonico extraregionale».













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