Put, il centro storico: «Non vogliamo i bus» 

Il comitato di quartiere pronto a dare battaglia sul nuovo Piano del traffico «Via delle Corse non respira e il Corso superiore non va riaperto ai pullman»



MERANO. Promette scintille l’odierna serata di presentazione pubblica del Piano urbano del traffico (Put) in sala civica. Le avvisaglie si annusano soprattutto tendendo le orecchie ai diretti interessati alle modifiche ipotizzate per il centro cittadino. Un primo rullo dei tamburi di battaglia l’ha battuto nei giorni scorsi il comitato Steinach che si oppone all’ipotesi di pedonalizzazione della città vecchia. All’approssimarsi dell’assemblea di stasera, fa la voce grossa anche il neonato comitato Centro storico, che invece i veicoli li respinge.

Conciliare e armonizzare esigenze e interessi diversi è la sfida di ogni piano strategico. Quello che orienterà le scelte in materia di mobilità a Merano è atteso con l’impazienza di chi da tempo lamenta una crescita del traffico e la conseguente lentezza negli spostamenti con gli automezzi in una realtà di dimensioni tutto sommato contenute. Insomma, Merano non è una metropoli. Ma se è evidente che la redazione del piano, affidata all’ingegner Stefano Ciurnelli, ha il dovere di studiare la situazione nel suo quadro complessivo, lo è altrettanto che poi i singoli valutino i riflessi delle misure proposte sul piano individuale o del proprio cortile.

Nella loro ultima seduta, all’inizio della settimana, i componenti del comitato centro storico hanno soppesato le ipotesi che riguardano la loro zona di competenza. E ora fanno sentire le loro ragioni: «Abbiamo preso atto con stupore dell’idea di riaprire corso Libertà superiore agli autobus» afferma il comitato presieduto da Lydia Benedetti. «E con lo stesso stupore apprendiamo che gli autobus del trasporto pubblico potrebbero continuare a viaggiare in via delle Corse in entrambe le direzioni. Ricordiamo che via delle Corse ad oggi è soffocata dal passaggio di 778 pullman al giorno, un numero insopportabile. Riteniamo che l’eventuale utilizzo di questa strada per le corsie preferenziali dei bus non porterà alcun effetto calmierante sul traffico e nemmeno una riduzione dell’inquinamento acustico e ambientale. Sollecitiamo il posizionamento delle fermate ai confini del centro storico, dunque presso piazza Teatro (già esistente, ndr), piazza della Rena e porta Venosta. Come comitato siamo dell’idea che l’intero centro storico debba essere ripensato e che via delle Corse debba fare realmente parte dello stesso, e non venga considerato semplicemente come strada». Commercianti ed esercenti dovrebbero schierarsi dalla parte del comitato: significativo in questo senso il post pubblicato dal bar Rossini di corso Libertà sulla sua pagina Fb dove invita a partecipare all’assemblea di stasera. Per inciso, sul piano politico la riapertura del Corso superiore per le linee dei bus era stato caldeggiato, in tempi e modi diversi, dai Verdi e dal Pd (oggi al governo) ma anche dai Cinquestelle, che non hanno mai smesso di chiederlo.

Nel dossier delle strategie e proposte alternative di intervento preparato da Ciurnelli assieme all’amministrazione, sono peraltro previste ipotesi di allargamento della Ztl proprio a via delle Corse (oltre che al tratto centrale di via Huber e alla parte di via Mainardo più prossima al centro). Sta di fatto che i due comitati che rappresentano il cuore urbano, Centro storico e Steinach, guardano la bozza del Put in cagnesco. (sim)













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