Riaperta la ferrovia della Val Venosta 

Dopo il maltempo il traffico è rimasto interrotto per due settimane fra Naturno e Laces



LACES. È tornata in servizio nella sua interezza la ferrovia della Venosta che era stata interrotta fra le stazioni di Naturno e Laces per il rischio di frane e smottamenti, ma anche per liberare i binari, dopo l’ondata di maltempo di fine ottobre. «La sicurezza deve avere sempre la priorità»: queste le parole di Florian Mussner, assessore alla mobilità, nell’annunciare la riapertura al traffico ferroviario della linea.

Diverse squadre di intervento nei giorni scorsi hanno operato in numerosi punti del tracciato per mettere in sicurezza il pendio che sovrasta i binari e garantire il passaggio dei treni in sicurezza.

«In soli dieci giorni - sottolinea Joachim Dejaco, direttore di Sta Strutture Trasporto Alto Adige - i tecnici sono riusciti a ripulire i pendii dai resti di alberi, radici e detriti che minacciavano la linea ferroviaria. Inoltre sono stati rafforzati quei tratti che, dopo il maltempo, risultavano privi di alberi e, dunque, delle loro barriere naturali».

Nel periodo di interruzione erano stati istituiti dei bus sostitutivi. Tuttavia anche il trasporto su gomma era stato messo in ginocchio in Venosta dalle piogge battenti. A Castelbello, la statale è stata riaperta solamente mercoledì scorso dopo più episodi di caduta massi. Per mettere in sicurezza la parete sovrastante la strada, si è resa necessaria un'operazione di disgaggio della parete rocciosa che minacciava la carreggiata. I tecnici dell'Ufficio geologia e prove materiali hanno fatto brillare 150 metri cubi di roccia pericolante grazie all'utilizzo di 40 chilogrammi di esplosivo. All'intervento avevano partecipato non solo i tecnici del Servizio strade e dell'Ufficio geologia e prove materiali, ma anche i vigili del fuoco volontari di Castelbello, Laces e Tarces.













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