Sinigo vuole le telecamere e il vigile di quartiere  

Un gruppo di residenti ieri ha protestato per gli episodi di degrado e inciviltà «Abbandonati dall’Ipes e dal Comune, la frazione si sta trasformando in ghetto»


di Ezio Danieli ; w; Sinigo non ne può più. Due giorni dopo l'incendio, sulla cui matrice dolosa ci sono pochi dubbi, scoppiato in un garage di via Fabio Filzi 8 danneggiando un altro garage vicino, una ventina di abitanti di alloggi Ipes si sono trovati in piazza per far sentire le loro ragioni. Se la sono presa con l'Istituto per l'edilizia sociale, con il Comune e con le forze dell'ordine e con forza hanno chiesto più controlli, la presenza costante di un vigile di quartiere e l'installazione di telecamere di sorveglianza nei punti più sensibili della frazione e non solo in via Filzi dove episodi di malcostume e di scarsa educazione sono diventati oramai all'ordine del giorno «tanto che mettono a repentaglio la vita nostra e dei nostri figli», hanno ripetuto più volte nel corso di un colloquio con la stampa. L'incendio dell'altra notte è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La pazienza ha già superato il livello tollerabile. «Nessuno ci ascolta, l'Ipes non risponde ai nostri solleciti di incontro. Siamo completamente abbandonati a noi stessi», dicono gli abitanti. Alla protesta hanno preso parte anche militanti di Fratelli d'Italia secondo i quali «Sinigo sta diventando un po' alla volta un ghetto. A questo punto chiediamo al Comune di istituire un vigile di quartiere e di sollecitare maggiori controlli. All'Ipes di provvede all'installazione di telecamere di sorveglianza in modo tale da scongiurare il ripetersi di casi come l'incendio doloso, agli inquirenti di effettuare controlli più frequenti nella frazione». Gli abitanti di Sinigo sono davvero esasperati. Dice Aurora Tagliaferri: «Sono anni che la situazione si trascina in questo modo. Le liti sono frequenti e di mezzo ci vanno le persone che non c'entrano niente. I controlli della polizia sono limitati ed assolutamente non sufficienti. Non possiamo vivere in questa situazione dove l'Ipes non fa niente per migliorare le cose». Aggiunge Barbara Pircher del comitato inquilini dell'Ipes, istituito l’autunno scorso: «Abito in via Damiano Chiesa dove gli eccessi sono oramai all'ordine del giorno. I nostri garage assomigliano a latrine, vi sono situazioni di pericolo per i bambini. Le segnalazioni e le richieste all'Ipes di intervenire sono rimaste lettera morta». Anche Mario Saitta evidenzia lo stato di degrado imperante che c'è: «Il fatto è che siamo abbandonati da tempo e che nessuno si occupa di noi. Sarebbero sufficienti dei controlli più assidui da parte delle forze dell'ordine». Anche Alberto Dematteis del comitato inquilini Ipes evidenzia la necessità che si faccia qualcosa di concreto. Per esempio installare delle telecamere funzionali al posto di quelle fasulle che ci sono ora. «La verità - dice - è che Sinigo oramai è un ghetto ma la gente che vi abita merita più rispetto e maggiore attenzione da parte dell'Ipes ed anche del Comune. Invece tutti tacciono e noi proseguiamo a vivere con l'incubo che succeda qualcosa a noi e ai nostri figli».


MERANO. Sinigo non ne può più. Due giorni dopo l'incendio, sulla cui matrice dolosa ci sono pochi dubbi, scoppiato in un garage di via Fabio Filzi 8 danneggiando un altro garage vicino, una ventina di abitanti di alloggi Ipes si sono trovati in piazza per far sentire le loro ragioni. Se la sono presa con l'Istituto per l'edilizia sociale, con il Comune e con le forze dell'ordine e con forza hanno chiesto più controlli, la presenza costante di un vigile di quartiere e l'installazione di telecamere di sorveglianza nei punti più sensibili della frazione e non solo in via Filzi dove episodi di malcostume e di scarsa educazione sono diventati oramai all'ordine del giorno «tanto che mettono a repentaglio la vita nostra e dei nostri figli», hanno ripetuto più volte nel corso di un colloquio con la stampa.

L'incendio dell'altra notte è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La pazienza ha già superato il livello tollerabile. «Nessuno ci ascolta, l'Ipes non risponde ai nostri solleciti di incontro. Siamo completamente abbandonati a noi stessi», dicono gli abitanti. Alla protesta hanno preso parte anche militanti di Fratelli d'Italia secondo i quali «Sinigo sta diventando un po' alla volta un ghetto. A questo punto chiediamo al Comune di istituire un vigile di quartiere e di sollecitare maggiori controlli. All'Ipes di provvede all'installazione di telecamere di sorveglianza in modo tale da scongiurare il ripetersi di casi come l'incendio doloso, agli inquirenti di effettuare controlli più frequenti nella frazione».

Gli abitanti di Sinigo sono davvero esasperati. Dice Aurora Tagliaferri: «Sono anni che la situazione si trascina in questo modo. Le liti sono frequenti e di mezzo ci vanno le persone che non c'entrano niente. I controlli della polizia sono limitati ed assolutamente non sufficienti. Non possiamo vivere in questa situazione dove l'Ipes non fa niente per migliorare le cose». Aggiunge Barbara Pircher del comitato inquilini dell'Ipes, istituito l’autunno scorso: «Abito in via Damiano Chiesa dove gli eccessi sono oramai all'ordine del giorno. I nostri garage assomigliano a latrine, vi sono situazioni di pericolo per i bambini. Le segnalazioni e le richieste all'Ipes di intervenire sono rimaste lettera morta». Anche Mario Saitta evidenzia lo stato di degrado imperante che c'è: «Il fatto è che siamo abbandonati da tempo e che nessuno si occupa di noi. Sarebbero sufficienti dei controlli più assidui da parte delle forze dell'ordine». Anche Alberto Dematteis del comitato inquilini Ipes evidenzia la necessità che si faccia qualcosa di concreto. Per esempio installare delle telecamere funzionali al posto di quelle fasulle che ci sono ora. «La verità - dice - è che Sinigo oramai è un ghetto ma la gente che vi abita merita più rispetto e maggiore attenzione da parte dell'Ipes ed anche del Comune. Invece tutti tacciono e noi proseguiamo a vivere con l'incubo che succeda qualcosa a noi e ai nostri figli».

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