Tavolini troppo invadenti Giro di vite in arrivo 

Il sindaco scrive ai gestori di bar e ristoranti: qualcuno si è spinto troppo oltre Dalla prossima settimana si inaspriscono i controlli della polizia municipale



MERANO. Tavolini, sedie e ombrelloni di bar e ristoranti del centro continuano a erodere spazio pubblico a dispetto delle disposizioni: pronto un giro di vite. Lo dice direttamente il sindaco Paul Rösch, con toni pacati ma fermi, in una lettera destinata a tutti gli affiliati alla Hgv (Unione albergatori) e Confesercenti. La vigilanza della polizia municipale non è mai mancata, tuttavia la lunedì 24 settembre sarà ancora più attenta e chi non rispetterà le regole non potrà scansare le sanzioni. In caso di violazioni reiterate, non si escludono riduzioni delle superfici concesse fino alla revoca dell’autorizzazione.

“All’amministrazione comunale sta a cuore una città piena di vita, di gradevole aspetto e con una variegata offerta gastronomica. E i tanti esercizi presenti in centro danno un contributo prezioso in questo senso”. Il sindaco nella comunicazione comincia con una caramella. Subito dopo il dato di fatto: “Nelle ultime settimane mi è stato però riferito, e ho potuto constatarlo anche di persona – che alcuni esercenti, disponendo tavoli, sedie e ombrelloni, non rispettano il regolamento in materia di occupazione del suolo pubblico, e in particolare utilizzano una superficie ben più ampia di quella loro concessa”. Non si fa riferimento a particolari strade o zone, tuttavia è il centro città a concentrare il numero maggiore di bar con arredi sul suolo pubblico, dai Portici a corso Libertà a via Cassa di Risparmio. Tuttavia gli allargamenti illegittimi possono anche riguardare altre situazioni, magari proprio perché meno sotto i riflettori delle strade e piazze ad alto tasso di locali.

L’informativa diffusa ieri dall’amministrazione rimarca la necessità del rispetto delle regole chiamando in causa i passaggi per i mezzi di soccorso, le persone con disabilità, i passeggini.

Non viene tirato in ballo il regolamento sull’arredo urbano, ciclico oggetto di discussioni, quanto quello sull’occupazione del suolo pubblico. “L’ampiezza della superficie per la quale viene autorizzata l’occupazione viene attentamente valutata” per garantire i passaggi delle diverse categorie di persone e mezzi. E non si tratta di rispettare solo queste ma anche, aggiunge il sindaco, “quelli della gran parte dei ristoratori che a tutt’oggi opera nel pieno rispetto delle regole”.

Non è la prima volta che la questione affiora in tempi recenti. Pure a livello politico. Qualche anno fa i partiti di opposizione, Pd e Verdi in testa, avevano puntato il dito contro il fenomeno. Ora gli stessi partiti sono al governo cittadino. Il sindaco ha preso il toro per le corna, ma senza voler fare lo sceriffo cattivo ha prima mandato un avvertimento. Con l’allontanarsi delle stagioni più favorevoli alle soste all’aperto, la questione diventerà meno di attualità. Si riaffaccerà con la primavera. Nel frattempo la polizia municipale avrà fatto le sue rilevazioni. Le sanzioni potranno essere anche salate: si parte dai 169 euro per violazione del codice della strada e in parte si calcolano in ragione dei metri quadrati utilizzati in eccesso, per i quali si dovrà pagare il canone previsto per 30 giorni con una maggiorazione del 50%. Un paio di tavolini fuori norma possono costare 3-400 euro, per intendersi. Al di là delle multe, i responsabili delle concessioni prenderanno poi gli eventuali ulteriori accorgimenti “punitivi”. Di sicuro si tornano a solleticare gli attriti fra l’amministrazione e i gestori dei bar, molti dei quali contrariati dalla fresca querelle sugli orari della musica e sugli amplificatori all’esterno dei loro locali.(sim)















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