Travolto dal treno, muore a 45 anni 

La vittima è un uomo di nazionalità marocchina investito all’altezza della baraccopoli sotto il viadotto MeBo



MERANO. Un uomo è morto, travolto dal treno, ieri sera in prossimità della stazione di Maia Bassa. La vittima è un cittadino di nazionalità marocchina di 45 anni. È stato investito dal convoglio nel tratto dove i binari, all’altezza dell’ex C+C, corrono stretti fra l’argine dell’Adige e la rampa di via Palade che collega la rotatoria davanti alla stazione a quella del ponte verso Marlengo. In quel segmento, scarsamente illuminato, le rotaie vengono quotidianamente scavalcate dai senzatetto per raggiungere l’accampamento che sorge sotto il viadotto della MeBo, sulla sponda sinistra del fiume. Un villaggio della disperazione, ciclicamente sgomberato e regolarmente ricostituito. Anche ieri sera, mentre la Polfer, i Carabinieri e i Vigili del fuoco di Maia Bassa operavano sul teatro della tragedia da poco consumata, dalla strada si poteva scorgere il fuoco che prova a stemperare la notte dei suoi abitanti.

Il dramma è avvenuto verso le 19. Sulla ricostruzione della dinamica saranno determinanti i rilievi degli inquirenti, tuttavia la zona dell’incidente, proprio perché usuale passaggio verso la baraccopoli, avvalora l’ipotesi della causa accidentale. Il quarantacinquenne è morto sul colpo. Il traffico ferroviario fra Maia Bassa e Merano è stato subito interrotto. I passeggeri sono stati fatti scendere e indirizzati verso la stazione che dista poche decine di metri dal luogo dell’investimento.

L’episodio allunga la scia di sangue sui binari altoatesini. Proprio a Merano, circa un anno fa, un quarantenne morì investito presso la stazione centrale. Lo scorso gennaio un trentenne, connazionale della vittima di ieri sera, venne ucciso da un treno sulla ferrovia del Brennero, nel tratto che sfila parallelo a via Maso della Pieve. Pochi giorni prima medesima sorte era toccata a un trentacinquenne georgiano, travolto a Naturno da un convoglio diretto verso Malles, a una sessantina di metri dalla stazione. Un paio di settimane prima un giovane marocchino aveva perso la vita al Brennero, folgorato sul tetto di un container mentre cercava di passare il confine. Mentre è passato poco più di un anno da un’altra morte sulle rotaie, quella di un diciannovenne del Gambia, investito da un treno mentre camminava lungo i binari a Bolzano. (sim)

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