Tunnel MeBo-Passiria, costi lievitati a 112 milioni 

Intanto la ditta incaricata del secondo lotto ha chiesto il concordato preventivo Ritardi anche per i tempi dell’opera: gli anni di cantiere salgono a sei


di Giuseppe Rossi


MERANO. La maledizione che pare aver colpito il secondo lotto della circonvallazione nord ovest di Merano tra lo svincolo di via IV Novembre e la zona produttiva sotto Monte San Zeno all'imbocco della val Passiria continua a produrre i propri effetti. A novembre il Tar di Bolzano, al quale si era rivolta la Pac spa, seconda classificata nella graduatoria di aggiudicazione dei lavori stilata alla Provincia e vinta dalla Cmc di Ravenna, aveva rinviato qualsiasi decisione al 3 aprile 2019 dopo la bocciatura della ricusazione del consulente tecnico unico nominato dal tribunale, che ora dovrà presentare la sua relazione entro il 20 febbraio. Ma il rinvio dei tempi di apertura del cantiere (nella migliore ipotesi a settembre 2019, a 2020 inoltrato in caso di ribaltamento della graduatoria da parte del tribunale amministrativo o ricorsi al Consiglio di stato) non è l'unica tegola che pende sulla circonvallazione. Lo scorso 2 dicembre il consiglio d'amministrazione della Cmc di Ravenna, per ora vincitrice dell'appalto per costruire il secondo lotto, ha infatti presentato al tribunale della città sulla costa adriatica dove ha sede la richiesta di concordato preventivo con riserva, causato dai mancati incassi degli ultimi mesi e dal conseguente assalto dei creditori.

Secondo la Cmc la richiesta di concordato ha lo scopo di mettere in sicurezza il patrimonio dell'azienda. Tra gli sbocchi positivi ci potrebbe essere l'aumento di capitale per un'azienda che fa parte della galassia Legacoop o la rinegoziazione del debito.

Stiamo parlando di una società dai numeri notevoli: il primo semestre 2018 è stato chiuso con ricavi in calo a 514,3 dai 549,6 milioni del primo semestre 2017 e un utile di 649 mila euro contro i 3,4 milioni del primo semestre 2017 con un incremento però dei nuovi ordini a 1,34 miliardi rispetto ad 1 miliardo dello stesso periodo dell'anno prima.

Collaudo. Nonostante l'incertezza che circonda la data di avvio della costruzione del secondo lotto della circonvallazione nord ovest di Merano, la Provincia tira diritto per la sua strada.

Nei giorni scorsi è stato infatti pubblicata la gara d'appalto per l'assegnazione del collaudo dell'opera a fine lavori, operazione necessaria per rendere percorribili i 2,2 chilometri di tunnel che sarà scavato sotto il cantiere comunale e la via Goethe e bucando la roccia attraverso Monte Benedetto.

La novità più importante che emerge dal bando di gara per il collaudo della circonvallazione è il costo dell'opera. Non si parla più di poco più di 100 milioni di euro ma già di 112,6 milioni. Un altro dato significativo è il tempo che viene concesso a chi vincerà l'appalto per il collaudo, che avverrà sia in corso d'opera che a fine lavori. Il bando parla di 2.180 giorni, praticamente sei anni, uno in più rispetto alle previsioni fatte solo un anno fa.

La base d'asta sulla quale gli studi tecnici dovranno confrontarsi al ribasso per aggiudicarsi il collaudo parte da 984 mila euro.

Il percorso per il nuovo tunnel che dovrà collegare MeBo e Passiria, alleviando almeno in parte la città dalla morsa del traffico, è dunque ancora lungo e zeppo di insidie.

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