Val d’Ultimo, un masso precipita in strada 

Frana ieri poco dopo mezzogiorno. Per alcune ore transiti limitati a un senso unico alternato



VAL D’ULTIMO. Una frana ha interessato ieri verso mezzogiorno la strada della Val d’Ultimo richiedendo l’intervento d’emergenza dei vigili del fuoco della vallata, in particolare delle squadre delle stazioni di San Pancrazio.

È accaduto tutto poco dopo mezzogiorno, quando la frana è precipitata da un pendio boscoso sopra la carreggiata e si è aperta un varco nella recinzione di protezione che corre lungo il percorso stradale. Si è trattato di un movimento di terra e sassi abbastanza contenuto, di fatto a preoccupare i vigili del fuoco è stato soprattutto un grosso masso caduto sull’asfalto e in parte polverizzatosi.

L’intervento delle squadre dei pompieri è durato alcune ore e ha richiesto chiaramente limitazioni al traffico di passaggio lungo la strada. Segnalazioni e regolamentazioni hanno ridotto i transiti dei veicoli a una sola corsia, a senso unico alternato. Spostato il grosso masso rotolato dal pendio e precipitato dal muro di contenimento che fiancheggia la carreggiata, i vigili del fuoco hanno proseguito l’intervento con la pulizia dell’intero tratto coinvolto dalla caduta di materiale, alcune decine di metri, come detto limitate per alcune ore a un transito dei mezzi su una sola corsia. A metà pomeriggio di ieri l’operazione di recupero dei massi e della terra franati a valle e la sistemazione della carreggiata era stata completata.

Lo smottamento, che fortunatamente quando si è verificato non ha coinvolto mezzi e persone in transito, è stato causato dalla lunga fase di maltempo che ha caratterizzato il fine settimana anche in val d’Ultimo, come un po’ in tutta la provincia. Rispetto ad altre situazioni di allarme in cui è stata richiesta la chiusura temporanea di strade, in Val d’Ultimo l’incidente si è chiuso con disagi relativamente contenuti per gli automobilisti.













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità