Via Toti, proteste per i rifiuti abbandonati  

L’immondizia smaltita illegalmente continua a fare capolino tra le campane della differenziata



MERANO. L’accumulo dei rifiuti accanto alle campane e ai bidoni sembra essersi aggravato, almeno secondo quanto diversi meranesi lamentano in più sedi.

L’ultimo episodio è quello di un fiorentino residente in città da poco meno di tre anni, deluso di aver scoperto che in Alto Adige, «posto che nell’immaginario collettivo è privilegiato per la sua organizzazione, per il suo ordine, per la sua pulizia», qualcosa non va. «Quando sono arrivato ho scoperto questa natura, le acque pulite del Passirio, gli angoli fioriti, le casette curate. Ma poi uno un posto lo vive, lo “cammina”, lo libera dal luogo comune. E allora scopri via Toti, i suoi raccoglitori per l’immondizia assediati sempre di più da sacchi della spazzatura. Le bucce di banana, gli stendipanni rotti, i panneggi laceri, le scatole di cartone, le latte di pomodoro semiaperte sono a comporre una scenografia (ahimè) più da sud del mondo sottoproletario che altoatesina», racconta. Ricordando poi di essersi rivolto al servizio “Il Suo filo diretto con noi” del Comune e di aver ottenuto così un contatto con l’Azienda dei servizi municipalizzati: «Fui rassicurato che “vedrà, stiamo assumendo persone addette al controllo... La situazione migliorerà... Non subito ma migliorerà”. Sono passati due anni e via Toti è, attorno ai raccoglitori, una bidonville. Anche altre strade in zona, ho notato, sono ammalate della stessa malattia. Io pago, e non poco, perché i miei rifiuti siano portati dove bisogna. Ho la famosa tessera. Qualcuno pare non averla, non conoscerla, ignorarla».

Un appello ai cittadini, dunque, quello di questo concittadino venuto da un’altra regione italiana con l’immagine mitica di una provincia “teutonica” per ordine e pulizia, affinché tutti dimostrino senso civico e facciano la raccolta differenziata, magari evitando di lasciare per strada sacchetti, cartoni e altri rifiuti. (s.m.)













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