Zaccaria: «Svp e Verdi? Una convivenza sofferta» 

«I due partiti hanno idee diverse della città, figuriamoci della Provincia» Tra le cose da fare: «Una centrale operativa mobile in servizio 24 ore su 24»


di Jimmy Milanese


MERANO. È un fiume in piena, l'assessore al bilancio Nerio Zaccaria, dopo le recenti elezioni provinciali che hanno portato in Consiglio quattro rappresentanti della Lega, tra i quali, la ormai ex consigliera comunale Rita Mattei. «Adesso che, se come sembra, sigleranno un accordo di Giunta con la Svp – spiega Zaccaria – voglio vedere cosa riusciranno a fare su temi come immigrazione e campo rom che per anni hanno riproposto in Consiglio dalle file dell'opposizione».

È un netto smarcamento dalla politica delle dichiarazioni urlate, quello dell'assessore di Alleanza per Merano che rivendica il suo tentativo fallito di unione del centrodestra per portare almeno un meranese a Palazzo Widmann. «Mi hanno contattato quasi tutti i partiti, ma sono una persona del fare, mi piace amministrare la nostra bellissima città e non sono interessato ai giochi della politica bolzanina».

Duro anche il commento sulla possibilità che a livello provinciale la Svp sigli una alleanza con Verdi e Pd. Un’opinione che parte dagli ormai tre anni di esperienza meranese, nel corso dei quali il rapporto tra partito di raccolta sudtirolese e Verdi non è stato idilliaco.

«Faccio l'esempio dell'aeroporto – aggiunge Zaccaria – ma potrei anche portare l’esperienza meranese, dove ogni giorno bisogna mediare sui temi principali, proprio perché i due partiti hanno idee diverse della città, e figuriamoci della Provincia».

L'esempio è quello della gestione del traffico cittadino, in quanto se i Verdi puntano a una città green, la Svp è molto più attenta alle esigenze della città turistica. «Ad ogni modo, il problema del traffico, sul quale molti cittadini ci criticano, non è di facile soluzione – ribadisce Zaccaria – perché in dieci anni la città è cresciuta di 10.000 abitanti e i pernottamenti sono saliti da 700.000 a 1.100.000 all'anno con un movimento di turisti nel Burgraviato che nel 2017 ha raggiunto i 6 milioni».

Un problema che si aggiunge al fatto che, praticamente bloccato dal Piano Urbanistico l'incremento dei posti letto in città, sono i paesi limitrofi a costruire hotel di lusso e questo porta al mordi e fuggi di turisti che a flotte cercano parcheggio a Merano. In questo, spiega Zaccaria, è da censurare il comportamento della Provincia nell'acquisto in pieno centro cittadino dell'ex Hotel Augusta, sottratto ad investitori privati che lo volevano riportare ai fasti di una volta, ma sul quale la giunta provinciale targata Svp ha fatto valere il diritto di prelazione. «Come ufficio patrimonio, ci arrivano tre casi al mese di edifici in vendita tra privati sul quale grava il vincolo artistico – osserva Zaccaria - ma noi siamo per il libero mercato, mentre la Provincia ha voluto privare Merano di una struttura alberghiera in pieno centro».

È sul concetto del «bene comune e impegno verso i cittadini» che insiste Zaccaria, portando esempi concreti. «A breve Merano avrà dieci nuovi vigili, cinque dei quali sostituiranno colleghi che da tempo sono impiegati nei servizi esterni più vari, ma che ancora figurano in organico, anche se non li possiamo impiegare sulla strada». L'impegno è quello di operare una rivoluzione all'interno della macchina amministrativa comunale, ovvero, liberare risorse umane esternalizzando alcuni servizi oggi affidati al Comando dei vigili urbani. Servizi che impiegano personale che, invece, potrebbe stare sulla strada. Un intervento, conclude Zaccaria, che è legato a un progetto di più vasto respiro: «sul quale sto lavorando per migliorare l'efficienza degli interventi delle forze dell'ordine sul territorio». In primo luogo, l'idea è quella di creare una Centrale operativa mobile in servizio 24/24 sul territorio, a cui il cittadino possa rivolgersi in caso di emergenze, ottenendo un intervento repentino a qualsiasi ora. Questo seguendo il modello di Trento che ha istituito una Scuola di formazione per agenti di Polizia municipale, preparati e capaci di utilizzare le nuove tecnologie. «Ho già parlato con l'assessore Schuler della questione, spiegandogli come l'Alto Adige abbia bisogno di vigili preparati, oltre che bilingui, quindi, di una scuola specifica». Il secondo passo, in un processo di collaborazione tra il Comando dei Vigili urbani di Merano, il Comando dei Carabinieri e il Commissariato del Governo, dovrebbe portare alla definizione e suddivisione dei compiti da assegnare alle tre forze dell'ordine, proprio per evitare la sovrapposizione dei compiti e chiarire al cittadino «chi di loro fa cosa e come».













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