TRASPORTI

Mezzi pubblici: più controlli sui treni e sui bus

Pugno duro della Provincia. Kompatscher: "Non possiamo accettare  comportamenti arroganti e violenze". Via libera a degli stanziamenti aggiuntivi per incrementare il personale addetto alla sicurezza 



BOLZANO. Pugno duro della  giunta altoatesina contro violenze e malcostume sui mezzi del trasporto pubblico.

 "Negli ultimi mesi - ha detto il presidente Arno Kompatscher - abbiamo registrato una crescita non solo di passeggeri che viaggiano sprovvisti di biglietto, ma anche di utenti del servizio pubblico che tengono comportamenti arroganti nei confronti di controllori e autisti, in alcuni casi sfociati in episodi di vera e propria violenza. Si tratta di una cosa che non possiamo assolutamente accettare".

Per contrastare questo fenomeno, la Giunta provinciale ha attivato non solo un tavolo di confronto con Commissariato del Governo e Questura, ma ha deciso anche di intervenire direttamente a fianco di coloro che operano nel servizio di trasporto pubblico locale.

"Nei contratti di servizio con i concessionari - ha spiegato Kompatscher - è già previsto l'impegno a garanzia della sicurezza sui mezzi, ma la Giunta ha dato il proprio via libera a degli stanziamenti aggiuntivi. In sostanza, si tratta di incrementare il personale addetto alla sicurezza (che opererà a fianco delle forze dell'ordine, ndr), il quale sarà chiamato a svolgere un'attività mirata negli orari e nelle tratte maggiormente a rischio".

Intanto il gradimento del trasporto pubblico in Alto Adige cresce: dal 2013 al 2016 i passeggeri sono passati da 49 milioni a 53 milioni. Crescono anche gli incassi, il salto è stato dai 32 milioni di euro del 2013 ai 40 milioni di euro del 2016.

 













Altre notizie

Progetto sicurezza

Egna: telecamere hi-tech contro vandali e ladri

Il Comune vuole dotarsi di un nuovo sistema di videosorveglianza. La sindaca Jost: «Telecamere utili in caso di fatti gravi, ma sarà tutelata la privacy dei cittadini


Gianluca Marcolini
Intesa raggiunta

Case per lavoratori a Bolzano: da 32 a 70 posti

Caramaschi: «Pamer ha capito le esigenze della nostra città». La struttura di via Pacinotti per 3 anni al Comune. Andriollo: «Vi trasferiremo i lavoratori dell’ex Sad di via Roma che sarà demolita». I posti non sono gratis ma a disposizione a un prezzo calmierato. (In foto Caramaschi e Pamer)


Valeria Frangipane

Attualità