MONTAGNA

Morti sotto la valanga a Courmayeur, 8 mesi alla guida tedesca

L'incidente risale al febbraio del 2017, sopra Courmayeur; tra i feriti anche l'altoatesino Christian Welponer



AOSTA. Ha patteggiato otto mesi di reclusione (pena sospesa) Andreas Sippel, la guida alpina tedesca 45enne accusata di omicidio colposo nel procedimento penale sulla valanga che, il 2 marzo 2017 a Courmayeur, travolse 18 sciatori, uccidendone tre e ferendone cinque. Il canale della Visaille, teatro della tragedia, rientra in una zona dove vige il divieto dello sci in fuoripista dal 1996.

La pena fa riferimento alla morte del connazionale Jorg Dietrich Hans Brommer, di 57 anni, e alle lesioni riportate dall'altoatesino Christian Welponer, di 71 anni, entrambi suoi clienti e nei cui confronti Sippel avrebbe avuto una posizione di garanzia.

Il gip Giuseppe Colazingari ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere per le imputazioni relative alle altre due vittime, che non erano sotto la sua diretta responsabilità: il designer torinese Federico Mario Righetto, morto a 35 anni, e il belga Costantin Michel Didisheim, che il giorno della valanga ne aveva 26. Le indagini sono state coordinate dal pm Luca Ceccanti.













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