Ordine dei giornalisti: "Si tenta di ostacolare l'informazione"
Nota dell'Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige dopo che ieri (13 giugno) a Bolzano tre giornalisti genovesi sono stati identificati dalla Guardia di finanza, convocati e trattenuti in caserma per ore per rispondere, su richiesta della procura genovese, di alcuni articoli sui flussi finanziari della Lega
BOLZANO. Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige esprime «piena e convinta solidarietà nei confronti dei tre colleghi dei quotidiani La Stampa, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano identificati e convocati in caserma dalla Guardia di Finanza mentre espletavano la loro funzione di inviati per seguire l'inchiesta su presunti flussi finanziari sospetti riconducibili alla Lega».
Il una nota, il Consiglio dell'Ordine manifesta «forte preoccupazione innanzi a quello che appare profilarsi come un tentativo di ostacolare l'informazione e negare il diritto, costituzionalmente sancito e tutelato, alla libertà di stampa».
Solidarietà viene espressa dall'Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige anche «ai colleghi del Mattino di Padova, Paolo Cagnan, Paolo Possamai e Cristina Genesin iscritti nel registro degli indagati della Direzione distrettuale antimafia di Venezia con le ipotesi di accusa di favoreggiamento aggravato e rivelazione di segreto istruttorio per aver riferito, un anno fa, della presenza del figlio del boss mafioso Totò Riina a Padova».