BADIA. Oggi ricorre il sesto anniversario della grande frana del 2012 che ha creato tanti problemi a Badia. L’impressionante colata di fango, sassi e acqua distrusse ogni cosa che trovò nella sua corsa, comprese un paio di abitazioni fra cui quella del sindaco e dei suoi familiari. Non vi furono vittime, per un vero miracolo. Oggi, nel giorno che ricorda il movimento franoso, l’amministrazione comunale di Badia ha organizzato una celebrazione religiosa che si terrà a Oies, nella chiesa di San Freinademetz che verrà raggiunta in processione. Il corteo dei fedeli partirà dalla frazione di Anvi alle 14, la messa è prevista con inizio alle 16. Nella frazione, una delle più colpite dalla frana, è stata eretta una cappella che vede la presenza di tre statue in legno opera di un artista della Val Badia. Si tratta di un Cristo in croce che riproduce la stessa immagine sacra che c’è al santuario di Santa Croce, di una statua del santo ladino e di una che rappresenta l’ex decano di Badia don Heinrich Videsott.

Il sindaco Giacomo Frenademetz, che ha voluto ripetere la processione e la messa, ringrazia a distanza di sei anni tutti coloro che hanno partecipato alla rimozione della frana: «Ho potuto realizzare quello che era successo all’indomani della frana e ho ringraziato il Signore che nessuno fosse rimasto sotto l’enorme massa di fango e di detriti che erano precipitati verso valle» . (e.d.)