il nono festival in valle aurina 

I «maestri» del ghiaccio si sfidano a quota 2.500 metri

VALLE AURINA. Sul «Klausberg», una sorta di paradiso in miniatura degli sport invernali con la più alta cabinovia e le piste più soleggiate di tutto l’Alto Adige, è in corso fino al 18 gennaio il “9°...



VALLE AURINA. Sul «Klausberg», una sorta di paradiso in miniatura degli sport invernali con la più alta cabinovia e le piste più soleggiate di tutto l’Alto Adige, è in corso fino al 18 gennaio il “9° Festival internazionale delle Sculture di neve in Valle Aurina”.

I concorrenti porteranno stivali e guanti. Al posto degli sci e degli slittini si serviranno di picconi, pale e scale. E di tanto tanto ghiaccio.

A 2510 metri, circondati dalla cornice mozzafiato delle Alpi dello Zillertal, dai cubi di neve alti tre metri vengono create in tutto dieci opere d’arte fatte completamente di ghiaccio. Le abili mani degli scultori di ghiaccio danno vita a sogni olimpionici.

Creazioni filigrane, imponenti figure e grandiose sculture sviluppano la loro propria dinamicità. Creatività, abilità e la passione ardente per il ghiaccio freddo sono le discipline che contano. Al posto della medaglia d’oro, alla fine i “Re del ghiaccio 2017” riceveranno premi in denaro e in natura. Verrà conferito anche il premio del pubblico, che forse è anche il più ambito dagli stessi scultori.(e.d.)

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