L'EDIFICIO

Il "cubo" di San Candido, anche Italia Nostra si unisce al coro di proteste

Futura sede delle bande di paese, la struttura che sorge nella centralissima piazza del Magistrato a San Candido ha attirato numerose polemiche



SAN CANDIDO. Il cubo di cemento sorto nella centralissima piazza del Magistrato a San Candido, fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale e ancora in fase di completamento, è destinato a far discutere. Futura sede delle bande del paese, l’edificio di 9 metri per 9 in cemento armato, è stato innalzato infatti a pochi metri dalla Collegiata dell’XI secolo, la settecentesca chiesa di San Michele, uno tra i più rinomati esempi di architettura romanica del nord Italia, coprendo la visuale, per altro magnifica, sul centro storico e sulle montagne dei Baranci.

Anche Italia Nostra, che sta vagliando le azioni da prendere, si unisce al coro di protese esprimendo il proprio dissenso per un edificio  decisamente fuori luogo.

L’Associazione si batte da anni per far comprendere e adottare dalle amministrazioni il concetto della “tutela degli insieme” e cioè: considerare i centri storici “beni unitari”, da tutelare in maniera totale, nel suo insieme.

“Se da una parte la commistione tra l’architettura moderna e architettura antica potrebbe anche risultare apprezzabile - si legge in una nota -, è pur vero che un eventuale intervento edilizio non dovrebbe stravolgere completamente gli originali tratti distintivi di un determinato territorio, e dovrebbe inserirsi armonicamente sia nel contesto paesaggistico, sia culturale. Risultato di un concorso di idee, approvato dalle Belle Arti, il progetto dell’arena della musica anche se definito da alcuni un esempio di architettura moderna, nulla ha a che vedere con il contesto circostante, non solo in riferimento all’ubicazione ma anche all’utilizzo dei materiali impiegati per la sua realizzazione: unicamente cemento armato anziché considerare l’uso di materiali locali quali pietra e legno”.

 

Uno sfregio che rischia di compromettere i tanti progetti di qualità realizzati dal comune dell’Alta Pusteria nel corso degli anni e la sua attenzione all’ambiente e alla conservazione dell’edilizia di pregio.‎













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