Kostner, mille per l’addio al pioniere del turismo 

Il nipote Andy - durante la cerimonia - lo ha chiamato affettuosamente «Nene» Sua la prima seggiovia d’Italia. «Un mito a cui la nostra valle deve moltissimo»


di Ezio Danieli


CORVARA. L’Alta Badia, partecipando numerosa al suo funerale, ha detto grazie ad Erich Kostner, il pioniere degli impianti a fune e del turismo in zona. Erano oltre un migliaio ieri a Corvara per l’ultimo saluto ad Erich. Oltre alla figlia e ai due nipoti di Kostner, c’erano una delegazione di Dolomiti Superski, i maestri di sci delle varie scuole della Badia, i ragazzini dei vari sodalizi sportivi, i vigili del fuoco della zona, gli alpini della «Tempesti», i rappresentanti delle Apt ed i sindaci di Corvara, Badia, La Valle oltre a quello di Sesto. La Messa, nella chiesa parrocchiale di Corvara, è stata celebrata dal decano don Jaco Willeit. Nel corso della cerimonia religiosa il nipote di Erich, Andy, ha fatto un commovente ricordo del nonno, che ha chiamato affettuosamente «Nene», e del suo instancabile lavoro tutto teso allo sviluppo turistico dell’Alta Badia. Al termine della Messa, la bara è stata caricata su una carrozza che ha raggiunto il cimitero di Corvara dove Erich Kostner è stato sepolto nella tomba di famiglia. Un aneddoto è stato ricordato da Ernesto Costa che assieme ad Erich aveva lavorato nella costruzione della seggiovia del Col Alto, primo impianto a fune della zona. «Alla stazione a valle azionavo gli impianti e ogni volta che i seggiolini si mettevano in moto per me e per Erich era un brivido. Ero un suo dipendente e alla fine mi diede 50 mila lire. Era un uomo onesto, un grande lavoratore, una persona cui l’Alta Badia deve molto». Kostner, classe 1921, iniziò la sua lunga avventura nel mondo del turismo nel 1947 quando fondò la S.r.l. Sciovie Ladinia costruendo, nello stesso anno la seggiovia Corvara - Col Alto, la prima in Italia. Erich Kostner è stato tra i fondatori del Dolomiti Superski, il carosello dolomitico che oggi tra le realtà più importanti nel mondo dello sci. Nel corso della sua lunga vita Kostner ha realizzato 50 impianti a fune, 60 chilometri di piste, di cui 22,5 provviste di attrezzature per l’innevamento artificiale, 15 chilometri di strade, 2 ristoranti in quota e un rifugio intitolato a Franz Kostner sul Vallon e che in seguito donò alla sezione di Bolzano del Cai. Facile con questi numeri capire l’opera pionieristica e l’importanza assoluta del lavoro di Kostner che nel 2009 è stato insignito del titolo di Cavaliere del lavoro. Da ieri riposa nel cimitero di Corvara proprio di fronte a quella seggiovia del Col Alto che è stata la prima ad essere realizzata da Erich Kostner, un mito che tanto ha dato all’Alta Badia che ieri, commossa, gli ha reso un giusto e meritato riconoscimento.













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