Passo Sella, spariti i cartelli di divieto 

È rimasto quello al Miramonti. Un albergatore: «Un flop». Il sindaco: niente code ai posti di controllo, ci sono aspetti positivi


di Massimiliano Bona


SELVA GARDENA. Lungo la val Gardena sono spariti i cartelli di divieto sulla limitazione (a fasce orarie) del traffico a Passo Sella. È rimasto solo quello al Miramonti. La Provincia di Bolzano ha ritenuto che non fossero regolari, forse a seguito di una serie di pressioni da parte delle categorie economiche della valle. Per il sindaco di Selva Roland Demetz l’esperienza di «Dolomitesvives» ha però anche aspetti positivi, a prescindere dalla rimozione dei cartelli.

«Certo che sì. Innanzitutto non si sono formate code ai posti di controllo, come molti temevano alla vigilia. Certo, io avrei preferito insegne elettroniche luminose, ma il gruppo di lavoro ha optato per un’altra soluzione. Il prossimo anno? Voglio prima vedere i dati e poi giudicare. Sicuramente dovremo correggere qualcosa».

Hannes Prinoth dell’Hotel Alpenroyal valuta il progetto come un grande flop. «Dopo varie critiche, lamentele esagerate da parte dei gestori, il progetto Dolomitesvives si trova nel caos più totale. La Provincia ha semplicemente rimosso i cartelli di divieto di transito tra le 9 e le 16 ma non certo per salvaguardare il silenzio sui passi. Il progetto Dolomitesvives dal mio punto di vista può considerarsi, dunque, concluso. Era iniziato tutto molto bene. Con regolamentazioni, limiti, orari eccetera. Però per cause misteriose, non sono mai stati fatti controlli. Gli organizzatori hanno semplicemente fatto sparire dalla vista dei turisti le insegne con le limitazioni. Questo, lasciando però al bivio Ex Miramonti il cartello e l’opzione per il ritiro dei pass. Pass per cosa? Se non ci sono limitazioni per quale motivo va richiesto ancora il pass ? Ovviamente tutte le auto salgono ora al Passo Sella ancora più di prima. Senza pass».

Il sindaco Demetz fa notare, peraltro, come finora la strada che porta al passo non sia mai stata intasata. «Non ci sono state, per intenderci, quelle code infinite degli anni scorsi. Qualcosa di concreto per l’ambiente è stato fatto. Solamente ieri, da quanto mi risulta, è stato superato il tetto delle 200 auto l’ora e chi voleva salire al Sella ha dovuto fermarsi e aspettare». Di sicuro, però, a livello di comunicazione chi ha stabilito le regole - togliendo i cartelli - è scivolato sulla classica buccia di banana.

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Altre notizie

Attualità