Perca, rapina a mano armata alla Rurale 

Minacciati due dipendenti e un cliente, meno di 10mila euro il bottino. L’ultimo «assalto» in provincia risaliva all’aprile 2014


di Massimiliano Bona


PERCA. Rapina a mano armata alle 13 alla Cassa Rurale di Perca, paesino di 1.530 abitanti che si affaccia sulla Statale della val Pusteria. Per fortuna nessuno – nell’istituto di credito in quel momento c’erano due dipendenti e un cliente – si è fatto male. Il personale era ancora sotto shock ed è stata necessaria l’assistenza del servizio d’emergenza della Croce Bianca. Ieri i funzionari della Raiffeisen stavano ancora facendo i conti ma il bottino – secondo le prime stime dei carabinieri – non dovrebbe superare i 10 mila euro.

Come hanno confermato ieri gli stessi militari dell’Arma l’ultima rapina in banca in Alto Adige era stata messa a segno il 14 aprile del 2014 proprio alla Cassa Rurale di Perca e il bottino in quell’occasione fu di 25 mila euro. Da allora sono stati potenziati i dispositivi di sicurezza e la banca - come gli istituti concorrenti - ha deciso di tenere sempre meno contante in cassa, proprio per risultare un bersaglio meno invitante per le bande specializzate.

Il rapinatore parlava in tedesco senza particolari inflessioni. In base alla prima ricostruzione dei fatti impiegati e clienti non hanno opposto resistenza e si sono limitati ad alzare le mani, come richiesto ad alta voce dal rapinatore. L’uomo, che ha dato una serie di ordini in tedesco, si è fatto consegnare diverse migliaia di euro prima di darsi precipitosamente alla fuga. Sul posto numerose gazzelle dei carabinieri della compagnia di Brunico che hanno organizzato una serie di posti di blocco fino a San Candido ma il rapinatore - che non si esclude possa essere anche austriaco - è riuscito a dileguarsi.

Acquisite le immagini delle telecamere. I carabinieri di Brunico, che stanno indagando a 360 gradi, hanno già acquisito dalla banca le immagini delle telecamere del circuito di videosorveglianza. «Si vede un uomo travisato, che indossava una sciarpa piuttosto voluminosa, che entra nell’istituto di credito, punta la pistola – che non escludiamo possa essere un’arma giocattolo – e fugge con il bottino».

La Raiffeisen: «Per fortuna nessuno si è fatto male». Sulla rapina è intervenuto ieri Georg Oberhollenzer, vicedirettore della Raiffeinsekasse di Brunico: «Siamo contenti, innanzitutto, che nessuno si sia fatto male. Le molte ore di lezione che abbiamo fatto sul comportamento da tenere in questi casi ci hanno ripagato».

La presenza del servizio d’emergenza della Croce Bianca è stata ritenuta necessaria. «Questo shock va comunque rielaborato», commenta Anton Josef Kosta.

«Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per far stare bene i nostri clienti e i nostri dipendenti». La rapina, precisa la banca, non avrà ripercussioni sui normali orari di servizio dell’istituto di credito pusterese.

Alto Adige, terra poco interessante per i rapinatori. Il fatto che l’ultimo precedente risalga al 2014, e curiosamente riporti sempre a Perca, testimonia una volta di più come oggi sia più redditizio prendere di mira una sala slot e Vlt.













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