Prezzi stracciati negli hotel prima di Pasqua 

Dapunt (Corvara): chi pratica il dumping nel fine stagione non tiene conto dei danni di immagine



CORVARA/ORTISEI. È la settimana di Pasqua: quindi alta stagione turistica. L'inverno è andato finora bene tanto che arrivi e presenze sono stati decisamente superiori al previsto, soprattutto nella zona dolomitica dove gli impianti funzioneranno per altre due settimane visto che la neve proprio non manca. Tutto bene dunque. Ma gli albergatori - molti esercizi ricettivi stanno per chiudere - non sembrano accontentarsi. Tanto che alcuni di loro, da qualche settimana, stanno ricorrendo al cosiddetto “dumping”, ovvero una sensibile riduzione dei prezzi stabiliti all'inizio della stagione. È un trend che si ripete, sistematicamente, da qualche anno a questa parte: nessuno lo comunica, almeno ufficialmente, ma basta dare un'occhiata ai vari siti internet dei singoli alberghi per rendersi conto che il dumping è in atto. Con ovvia soddisfazione dei clienti e con altrettanto sconcerto da parte delle associazioni turistiche, oltre che degli albergatori che si sentono penalizzati dall'offensiva dei loro colleghi. Le riduzioni nei prezzi fissati a inizio stagione sono in atto, da qualche settimana, soprattutto nella zona dolomitica. Diversi casi vengono segnalati in Alta Pusteria, in Alta Badia e in Val Gardena, con sconti che arrivano fino al 20 per cento e che, considerato il periodo di crisi che dura da tempo, sono un invito cui gli ospiti non possono rinunciare. Gli operatori turistici non sono d'accordo sulla pratica del “dumping” ma sono quasi costretti ad accettarla. Dice, per esempio Damiano Dapunt, direttore dell'associazione turistica di Corvara: «I casi ci sono, inutile negarlo, anche se come ente turistica non abbiamo avuto segnalazioni specifiche. Ma abbassare i prezzi non è la soluzione al problema che riguarda gli esercizi ricettivi. Può risolvere una situazione difficile al momento, con gli sconti gli ospiti infatti sono invogliati a pernottare e la loro risposta è positiva, ma il “dumping” ha anche un effetto negativo nella fase successiva al soggiorno: crea infatti pesanti considerazioni negative sulla categoria degli albergatori e rischia di rovinare la piazza».

Il fenomeno dei prezzi scontati negli esercizi ricettivi è tornato anche in Val Gardena. I vertici del locale Consorzio turistico però sostengono che «non ci sono stati segnalati casi particolari. Non posso però escludere che qualche albergatore stia praticando il “dumping”. Per noi è impossibile controllare tutti. Anche quest'anno, all'inizio della stagione invernale, abbiamo invitato tutti a comunicare le loro tariffe invitandoli a non praticare sconti. Se lo stanno facendo commettono in grave errore: non è in questo modo che si affronta un periodo difficile come quello che stiamo attraversando a causa dei riflessi della crisi economica che ancora si avvertono. Per fortuna qui in Gardena le presenze per ora sono state soddisfacenti». Contro la riduzione dei prezzi degli alberghi si erano schierati , lo scorso anno, sia l'assessore provinciale al turismo che i vertici dell'Unione albergatori.













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