BADIA. Dall’8 al 10 gennaio si è tenuto nel comprensorio sciistico La Crusc a Badia il concorso di sculture di neve, organizzato dall’Associazione Turistica Badia assieme ad alcuni studenti della scuola professionale Cademia di Ortisei. Le sei squadre partecipanti hanno avuto tre giorni di tempo per realizzare la propria scultura da un cubo di neve.

Ogni opera doveva avere un legame con il tema di quest’edizione “Panta rei”, scelto assieme al noto artista ladino Lois Anvidalfarëi, nonché curatore del concorso di sculture e membro della giuri. Le sei squadre erano formate da due o tre persone, tra queste allievi provenienti anche dalla Serbia, dal Giappone, dall’Austria, dalla Francia e naturalmente dall’Italia.

A vincere la seconda edizione del concorso di sculture di neve è stata la squadra formata da Loredana e Jennifer Tauer assieme a Gianluigi Zeni di Fiera di Primiero. Loro hanno creato un pesce intitolando l’opera “Percorso”, che si può ammirare vero la fine della pista La Crusc. Loredana, che ha sviluppato il concetto di quest’opera ha affermato che non è stato molto semplice lavorare con la neve, poiché era morbida per le temperature non molto basse e per le nevicate durante la seconda giornata di lavoro. In cima presso la chiesetta Santa Croce è esposta la scultura “Energia vitale” di Patrick Senoner e Arduini Thabata e vicino al rifugio Lee si può ammirare la scultura “Das Dasein ist Rund” del francese Pierre Auzias e dell’austriaco Johannes Herster. Di fronte presso il rifugio Nagler è stata creata la scultura “Tic-Tac” da Marija Markovic proveniente dalla Serbia e Geng ZhongQI dalla Cina. Loro hanno rappresentato un orologio al centro di due mani. Lungo la pista Santa Croce presso il rifugio L’Tamá è esposta l’opera “The Flow”, ovvero due foglie create da Davide Zeni e Alberto Boschetti mentre presso la stazione a valle Ariele Trettel e Pietro Colmellere hanno presentato la loro scultura “Around the World”. Il concorso si è concluso con la premiazione in occasione di una cena presso il rifugio L’Tamá, durante la quale i partecipanti hanno avuto la possibilità di confrontarsi e raccontarsi le proprie esperienze nel realizzare le sculture. Tutte e sei le opere si possono ammirare lungo le piste.

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