BRUNICO. Grandi festeggiamenti oggi a Teodone in occasione dei 60 anni della Scuola professionale provinciale per l’agricoltura. In effetti i 60 anni si riferiscono solo al periodo da quando la scuola si trasferì nell’attuale complesso di edifici, avviando una nuova formazione agraria, allora biennale, sotto l’egida della Provincia Autonoma di Bolzano. La scuola agraria era stata costituita già nel 1908 a Vipiteno, terza in ordine di tempo fra quelle del Tirolo storico dopo San Michele all’Adige nel 1874 e Rotholz nel 1879. Nel 1925 la scuola fu trasferita nella frazione brunicense di Teodone, nella maestosa residenza settecentesca che ospita oggi il Museo provinciale degli Usi e Costumi “Mair am Hof”. Come tutti gli istituti di formazione, fu italianizzata nel periodo fascista e la gestione fu affidata ad un consorzio formato dallo Stato e dalla Regione. Il processo inverso si registrò con l’occupazione nazista dal 1943 al 1945. Al termine del conflitto, dopo momenti difficili, l’Istituto Agrario di Teodone riprese la sua attività nei mesi invernali e solo nel 1958, con il trasferimento nel nuovo complesso di edifici realizzati a monte della residenza “Mair am hof”, ebbe inizio una formazione moderna gestita dalla Provincia, anche se formalmente il consorzio di gestione fu soppresso nel 1976. Per festeggiare i 60 anni sono stati programmati alcuni appuntamenti che si protrarranno fin nella primavera 2019. La cerimonia di apertura si terrà venerdì dalle 9 con una funzione religiosa celebrata dal parroco Peter Lanthaler cui seguirà il discorso della consigliera provinciale Maria Hochgruber Kuenzer, da anni rappresentante degli agricoltori. Interessante sarà poi l’incontro fra gli scolari di oggi con quelli di ieri che si concluderà con la presentazione del progetto sulla canapa. Per i 60 anni è stato realizzato un opuscoletto che ripercorre la storia della scuola sulla scorta d’interessanti immagini storiche. Altri appuntamenti per il sessantesimo si terranno da febbraio a maggio su temi di interesse agrario quali la produzione della carne, le coltivazioni climaticamente adattabili in Alto Adige, le verdure come fonte di salute e il giardinaggio.