«Sella, controlli del traffico inadeguati» 

L’albergatore Michil Costa critico: «Bene la sensibilizzazione, ma servono interventi decisi, non compromessi» 


di Ezio Danieli


PASSO SELLA. “Un passo indietro rispetto a quanto fatto lo scorso anno. Bisogna rendersi conto che sulle strade dei passi dolomitici deve essere garantita sì la mobilità ma gli stessi passi devono essere tutelati, il più possibile”. Su turismo estivo e ambiente, prende posizione anche Michil Costa, l’albergatore di Corvara che ha fatto del traffico ridotto sui passi un cavallo di battaglia. L’esperimento in atto a passo Sella non lo convince. La seconda edizione di «Dolomitesvives» con un tetto orario alle auto in transito a Passo Sella, sui versanti trentino e altoatesino, continua a far discutere. Costa si schiera a fianco di Hannes Prinoth dell’Alpenroyal che, con sorpresa, ha dichiarato che ci sono stati (molti) più affari del previsto (nonostante le lamentele dei gestori) ma anche «zero controlli.

“Non ho potuto sperimentare di persona. Ma sono sicuro delle affermazioni di Prinoth. I controlli non sono adeguati - dice Costa - Al bivio passo Sella-Passo Gardena, dopo l’ex hotel Miramonti, si trovano due strade. La prima con l’indicazione del controllo d’accesso al passo, la seconda con il personale Idm a dare informazioni per la distribuzione del pass cartaceo (in teoria fino al raggiungimento delle 200 auto l’ora). Prendendo la strada del controllo visto, per chi ha la App, ci si accorge che non ci sono controlli e tante auto salgono senza badare alle limitazioni. Quando si arriva a passo Sella c’è il solito caos. Auto parcheggiate a sinistra e a destra in modo disordinato. Bus che fanno scendere 50 persone alla volta. Poco dopo, al bivio Gardena/Sella dopo l’ex Miramonti, si chiedono informazioni al personale Idm sui mancati controlli. Gli addetti alzano le braccia spiegando che loro i controlli non li possono fare e che non c’è la polizia. Qualche controllo ci sarebbe, invece, solo sul versante trentino. E’ una situazione di disordine - dice Michil Costa - che non facilita purtroppo l’esito dell’esperimento. Ripeto: rispetto allo scorso anno si è fatto un clamoroso passo indietro, forse perché in autunno ci sono le elezioni provinciali che preoccupano i politici. I passi dolomitici hanno bisogno di essere tutelati con provvedimenti seri, come la chiusura in determinate fasce orarie del giorno. In questi ultimi giorni ho avuto una serie di colloqui con Andreas Senoner, che ha un albergo anche in Toscana: anche lui è d’accordo sul fatto che il provvedimento in atto a passo Sella non serve. Si insiste nella ricerca di una maggiore sensibilizzazione di chi sale in auto. Bene la sensibilizzazione, ma servono interventi decisi, non compromessi come quello in atto”.

Michil Costa evidenzia un altro aspetto che non c’entra con il traffico ma che evidenzia come “vi sia poco rispetto per i passi. Nei giorni scorsi da un generatore di corrente, sistemato lungo la strada per il Sella, usciva del fumo intenso che disturbava non poco chi saliva a piedi o in bicicletta. Un altro dettaglio che poteva essere evitato”.

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