DROGA

Smantellata banda nigeriana dello spaccio: 27 gli arresti

Operazione della Polizia di Stato coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Trento. L'organizzazione arrivava ad incassare 5000/6000 Euro al giorno dalla vendita al dettaglio



TRENTO. All’alba di questa mattina è stata disarticolata dalla Polizia di Stato, coordinata dalla  la Procura della Repubblica di Trento – Direzione Distrettuale Antimafia -, un’organizzazione criminale di matrice nigeriana dedita al traffico di sostanze stupefacenti a Trento ed in provincia.     

Sono state eseguite 27 misure cautelari in carcere a carico di altrettanti soggetti di nazionalità nigeriana da parte della Squadra Mobile di Trento, coordinata dal Servizio Centrale Operativo ed in collaborazione con le Squadre Mobili di Milano, Bari, Brescia, Verona Cremona, Mantova, Piacenza, Ferrara, Vicenza, Treviso e Rovigo nonché equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” ed unità cinofile della Polizia di Stato.  

Operazione "Sommo Poeta", 27 gli arresti

All’alba di questa mattina la Polizia di Stato ha arrestato 27 persone facenti parte di un’organizzazione criminale di matrice nigeriana dedita al traffico di sostanze stupefacenti a Trento ed in provincia

L’operazione denominata "sommo poeta" ha preso avvio nei primi giorni di quest’anno, allorché la Squadra Mobile del capoluogo trentino ha effettuato un arresto in flagranza di un cittadino nigeriano proprio in piazza Dante.

Le successive attività d’indagine delegate dall’Autorità giudiziaria di Trento, hanno permesso di accertare che non si trattava di uno spacciatore isolato, privo di collegamenti con altri pusher stranieri, sempre nigeriani, intenti a vendere droga al dettaglio nelle strade del centro storico di Trento, ma di una vera e propria organizzazione che aveva messo in piedi un sistema estremamente remunerativo di vendita la dettaglio di sostanza stupefacente, in grado di far incassare alla compagine criminale anche 5000/6000 euro al giorno. 

Pertanto, d’intesa con l’Autorità giudiziaria di Trento, sono state avviate dalla Polizia di Stato una serie di attività investigative che hanno previsto l’impiego di pattuglie impegnate nel contrasto alla criminalità diffusa, rappresentata dalla vendita al dettaglio di droga, principalmente, marjuana ed eroina, con molteplici arresti in flagranza nel corso delle indagini - 24 - ed il sequestro di sostanza stupefacente per un totale di più di 2000 dosi. Allo stesso modo, per risalire alla struttura dell’intera organizzazione sono state promosse attività investigative specifiche da parte della Squadra Mobile di Trento, delegata dalla Procura della Repubblica dello stesso capoluogo, tali da riuscire a disvelare la composizione dell’organizzazione capeggiata da soggetti nigeriani conosciuti con i nomi in codice di  “Iron Boss” “Bobo”, “Ken ed “Ukua”, diminutivo di Samuel in dialetto nigeriano, tutti residenti a Verona. 

Perché un’altra caratteristica della compagine disarticolata questa mattina è stato proprio essere radicata al di fuori della piazza di spaccio prescelta, la città di Trento. Ogni mattina, da Ala, Verona e Vicenza, gli spacciatori, opportunamente riforniti di droga, precedentemente presa a Verona e Vicenza,  ed istruiti dai capi dell’organizzazione attraverso una fitta messaggistica tramite  servizi di instant messaging, sono stati visti salire sui treni regionali lungo la tratta ferroviaria che collega il capoluogo alla città scaligera e giungere a Trento, per poi sparpagliarsi lungo le vie della città e riprendere l’ultimo treno disponibile per ritornare verso i luoghi di dimora.

Le reazioni. «Abbiamo sempre detto che quella contro la droga è una guerra da combattere senza esitazione. Quello che si registra oggi è un importante punto a favore di chi combatte per la sicurezza e la legalità». Così, in una nota, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, commenta l'esito dell'operazione antidroga condotta stamani all'alba dalle forze dell'ordine di Trento che ha portato all'arresto di presunti esponenti di quella che si ritiene essere espressione della mafia nigeriana. «Voglio ringraziare a nome di tutti i cittadini le forze dell'ordine coordinate dal questore Garramone, dal Commissario del Governo Lombardi e dal procuratore capo Raimondi che hanno preso a cuore le preoccupazioni della comunità trentina. Notizie come questa contribuiscono a neutralizzare quella percezione di insicurezza che purtroppo anche circoscritti episodi di criminalità e spaccio, come quelli registrati dalle cronache degli ultimi giorni, contribuiscono ad alimentare», conclude la nota.

«Desidero complimentarmi con la Polizia di Stato per quanto sta facendo in queste ore. Ringrazio la Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento, e in particolare ciascuno degli agenti che stanno operando in queste ore e coloro che hanno monitorato e controllato la situazione nei passati mesi». Così, in una nota, il presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, appresa la notizia dell'operazione «Sommo Poeta».

Non occorre attendere la conferenza stampa fissata per mezzogiorno. In una nota, il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, vuole esprimere fin da subito grande soddisfazione per l'operazione antidroga che stamane ha condotto all'arresto di decine di (ancora presunti) spacciatori e al sequestro di sostanza stupefacente. Da parte di Kaswalder, recita la nota, «Vivissimi complimenti alla Polizia di Stato e alla magistratura inquirente, che stanno svolgendo un lavoro prezioso nel nostro territorio».













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