LAVORO

Trasferiti in Alto Adige 22 mila lavoratori dal 2007 a oggi

Hanno spostato la residenza in provincia. Il 31% è in possesso della cittadinanza italiana, il 10% è rumeno



BOLZANO. Dal 2007 ad oggi circa 22.000 persone hanno iniziato un'attività lavorativa in provincia di Bolzano trasferendo in seguito la propria residenza in provincia. È quanto pubblicato nell'ultimo numero del bollettino «Mercato del lavoro news».

Quasi la metà (44%) delle persone considerate nell'analisi ha preso residenza in Alto Adige entro un anno dall'inizio del loro primo lavoro sul territorio provinciale; entro due anni da tale data la percentuale sale al 64%, entro tre anni al 75%.

Il 31% di queste persone è in possesso della cittadinanza italiana. Altri gruppi importanti sono quelli dei cittadini rumeni (10%), germanici (6%), albanesi (5%), slovacchi e ucraini (entrambi al 4% del totale). L'11 % proviene da altri Paesi dell'Unione Europea, il 10% da Stati asiatici, il 9% dall'Europa (non Ue) e il 6% da Nazioni africane. Il 26% ha iniziato la propria esperienza lavorativa in Alto Adige nel turismo, il 14% come colf o badante presso una famiglia o nel commercio (10%).

La situazione differisce anche di molto a seconda delle cittadinanze, anche se il turismo riveste una notevole importanza per tutte. Il turismo è la principale «porta d'ingresso» nel mercato del lavoro altoatesino: quasi 5.700 delle persone oggetto della ricerca hanno iniziato la loro permanenza in Alto Adige con un lavoro in questo settore.

Le famiglie sono un altro settore cardine per l'immigrazione in Alto Adige ed in questo ambito hanno iniziato a lavorare il 69% dei cittadini ucraini ed il 38% di coloro che provengono dal Sudamerica.













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