IL LUTTO

Trento, addio a don Celestino, il "sacerdote - fotografo"

Il sacerdote, per vent'anni catechista al Tambosi, se n'è andato a 86 anni. Il ricordo sul web: "Una prete speciale che ha tramutato in fatti, parole, immagini e registrazioni la propria missione pastorale". Don Farina: "Una persona bella e dolce. Sempre il primo ad intervenire alla fine di una conferenza e molto legato al mondo giovanile". Piergiorgio Bortolotti: "Adesso che sei andato avanti, chi ti ferma più?" (foto dalla pagina Fb "Gli avvistamenti di don Celestino")


di Luca Marognoli


TRENTO. Chi non conosceva don Celestino? Era insolito, destava anzi quasi preoccupazione, non vederlo comparire ad una conferenza, fosse di economia come di filosofia, o materializzarsi ad un funerale,  con il volto concentrato, l'immancabile macchina fotografica e il registratorino in mano, che legava con l'elastico (dopo avere trafficato con perizia ormai consumata) ad amplificatori e microfoni di auditorium, sale conferenze, chiese... Un documentatore onnipresente di incontri e attività culturali del Trentino, popolarissimo nel capoluogo, dove era anche stato per più di vent'anni, dal '66 all'87, catechista al Tambosi.

La notte scorsa don Celestino Tomasi è morto. Aveva 86 anni e viveva in un appartamento di via Gocciadoro, ma era originario di Seregnano, dove ha trascorso gli ultimi giorni di vita. Una scomparsa improvvisa e inattesa, che nonostante l'età avanzata, lascia increduli. Proprio perché la sua presenza era diventata così abituale, per qualcuno quasi familiare, da essere data per scontata.

Nel pomeriggio di oggi la notizia della sua scomparsa è stata diffusa anche dalla pagina Facebook "Gli avvistamenti di don Celestino". "Abbiamo appena appreso della morte di Don Celestino, avvenuta questa notte nella sua casa a Seregnano", recita il post. "Questa pagina, inattiva ormai da qualche tempo, è nata per scherzo una sera e poi ha preso dimensioni inaspettate, rivelando come l'affetto per Don Celestino fosse condiviso da migliaia di persone in Trentino e in tutta Italia. Lo spirito però è stato sempre lo stesso, sin dall'inizio: un omaggio bonario e affettuoso a una persona speciale che ha tramutato in fatti, parole, immagini e registrazioni la propria missione pastorale. Grazie Don Celestino Tomasi, e continua ad essere il nostro piccolo ponte tra tante realtà".

Ordinato a Trento nel 1960, don Celestino Tomasi era stato cappellano e quindi vicario parrocchiale a Gardolo, a Riva e Villazzano. Oltre che gli studenti delle superiori, aveva seguito diversi gruppi giovanili, in particolare quelli delle Acli, ricorda il parrocco di Civezzano, don Guido Corradini.

Tenere le parole di don Marcello Farina, che in innumerevoli occasioni si era trovato dalla parte del relatore avendo come affezionato uditore don Celestino: "Era una persona bella, dolce, molto aperta ai rapporti umani e nei miei confronti molto gentile: ogni tanto mi mandava anche delle lettere di complimenti. Una presenza mai polemica ma anche arguta: don Celestino era il primo a intervenire, alla fine di una conferenza, con una sintesi e una domanda. Tutti si aspettavano che avrebbe parlato". 

Il prete filosofo di Balbido non nega il presenzialismo di quello che era - si può dire senza timore di smentita - uno dei suoi "discepoli" più fedeli ma che al tempo stesso, quasi avesse il dono dell'ubiquità, non si perdeva una conferenza o un dibattito: "Sì, don Celestino c'era al Clesio, al Rosmini, al Festival dell'Economia... dappertutto. Una presenza fissa anche dal punto di vista laico. Aveva una sua delicatezza: partecipava sempre ai funerali delle persone che conosceva. Era stato assente solo negli ultimi mesi, perché non stava bene. Non va dimenticato anche il suo ruolo di catechista al Tambosi e il rapporto che aveva coltivato negli anni con il mondo giovanile della diocesi".

Con la sua umanità e genuinità, don Celestino aveva fatto breccia nei cuori di molti. Pieno di affetto anche il ricordo di Piergiorgio Bortolotti, a lungo alla guida del Punto d'Incontro: "Adesso che sei andato avanti, chi ti ferma più?", scrive su Facebook. "La tua presenza sarà ancor più "ovunque". Ciao don Celestino R.I.P."

Il funerale del sacerdote si terrà sabato alle 14.30 a Seregnano. Qualcuno dovrà senz'altro registrarlo, se non altro per un atto di gratitudine e omaggio nei suoi confronti. E per aggiungere un documento finale alla vastissima, enciclopedica collezione di don Celestino.













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