Come «cresce» il silicio nei crogioli di Sinigo 

Alla scoperta della fabbrica da due anni parte del gruppo asiatico GlobalWafers Dà lavoro a 240 persone e produce ogni giorno 1.600 kg del semiconduttore


di Jimmy Milanese


MERANO. Ogni meranese, in tasca o a casa, molto probabilmente ha almeno un pezzo di silicio “cresciuto” nello stabilimento Memc, ormai da due anni parte del gruppo asiatico GlobalWafers.

E per dimostrare che il silicio cresce e non viene semplicemente prodotto, ieri è stata inaugurata la giornata delle porte aperte nello stabilimento della Memc di Sinigo. Terzo gruppo mondiale per dimensioni e produzione, con sedici stabilimenti sparsi in nove paesi e all’attivo oltre 1200 brevetti esclusivi depositati, nel suo reparto altoatesino la GlobalWafers dà lavoro a 240 persone e spedisce quotidianamente oltre 15.000 wafers (cialde) di silicio, i quali una volta lavorati nella filiale di Novara corrispondono a oltre un milione di dispositivi elettronici. I 1600 chilogrammi di silicio che ogni giorno lasciano gli stabilimenti meranesi sono quindi “cresciuti” nei due stabilimenti di produzione ad oggi presenti e lavorati in un terzo, prima di prendere la strada del mercato italiano, ma anche malesiano, taiwanese o coreano con oltre decine di clienti, tra i quali i grandi marchi dell’elettronica che apprezzano l’ unicità e l’eccellenza della produzione meranese.

Se è vero che il silicio comunemente utilizzato per la produzione di dispositivi elettronici commerciali deve avere una percentuale di impurezza massima che non superi l’atomo ogni milione di atomi, negli stabilimenti di Sinigo è stata brevettata una linea di produzione unica al mondo capace di “drogare” i cristalli di monosilicio con l’aggiunta di sostanze quali antimonio, fosforo rosso o addirittura arsenico, tali da conferire al prodotto proprietà chimico-fisiche ad elevata resa.

E sul fatto che il silicio cresca e non venga prodotto, nel corso della visita guidata scelta ieri da centinaia di meranesi, ai partecipanti è stato spiegato e mostrato come nei quasi sessanta crogioli presenti nella fabbrica le barre di silicio si formino proprio grazie a un particolare sistema che molto somiglia alla formazione dello zucchero a velo.













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