Grande distribuzione 2 mila euro in più per 500 commesse  

A Merano e dintorni l’intesa vale per Aspiag, Metro e Zara L’ex assessora Costanzo: «In provincia sono circa 4 mila»


di Massimiliano Bona


MERANO. Buone nuove per le commesse altoatesine, ma anche per quelle meranesi, alcune centinaia almeno, del gruppo Inditex (Zara) ma anche di Aspiag e Metro. Proprio negli ultimi giorni dell’anno - grazie anche al lavoro dietro le quinte dei sindacati (Costanzo Cgil, Egger Cisl e Largher Uil) - è stato firmato il contratto della grande distribuzione, che adesso si chiamata «Distribuzione Moderna Organizzata». Per interpretarlo abbiamo interpellato Antonella Costanzo, ex assessora comunale di Merano e attuale segretaria provinciale della Filcams Cgil.

«Questo contratto - spiega Costanzo - “vale” circa 2 mila euro in più l’anno per chi già non faceva riferimento a Confcommercio. Per noi si tratta di una battaglia importante, vinta dopo anni di contrattazione molto, molto difficile. Il contratto ha un grande valore anche per tutto il Burgraviato dove la Distribuzione Moderna Organizzata sta crescendo molto rapidamente».

L’ultimo esempio in tal senso è il nuovo centro commerciale di Lagundo.

La parte che più interessa le commesse è ovviamente quella retributiva. «Da dicembre viene erogato un aumento salariale di 24 euro al 4° livello, riparametrato per gli altri livelli: si va dai 16,67 euro del primo livello ai 41,67 euro al mese per i quadri».

Per il quarto livello, quello in cui rientrano parecchie commesse, il minimo tabellare mensile sarà di 1.616,68 euro lordi a partire da gennaio 2019. I quadri incasseranno 2.697,76 euro mentre al primo livello lo stipendio sarà di 1.281,32 euro. «Sono state previste - aggiunge Costanzo - anche due “una tantum” rispettivamente di 500 euro lordi da erogare a febbraio 2019 e di 389 euro lordi da erogare a marzo 2020, riproporzionate per i mesi di effettiva presenza dei dipendenti a partire dal primo aprile 2015». Nel contratto si fa cenno anche alla flessibilità «spinta», al centro di una dura battaglia tra aziende della Gdo e sindacati. «L'azienda potrà superare l'orario settimanale (...) sino al limite di 44 ore settimanali, per un massimo di 16 settimane». «A livello provinciale - aggiunge Costanzo - questo accordo interessa circa 4 mila commesse».

Chiarito, nell’intesa, anche l’ambito di applicazione del contratto. «L’accordo si applica alle imprese del commercio moderno alimentari e non alimentari operanti attraverso le formule della grande distribuzione, distribuzione organizzata-associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line, che sviluppano la propria attività attraverso centri commerciali, negozi a libero servizio di ogni dimensione (quali ad esempio ipermercati, superstore, supermercati, negozi di vicinato, grandi magazzini, grandi superfici specializzate e non) in tutte le categorie merceologiche in gestione diretta, franchising, e-commerce o altre formule distributive».

Un accordo sofferto, dunque, e per questo ancora più importante.

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