Ingrid Köcher, in Perù con le madri bambine 

Il personaggio. La volontaria meranese riparte alla volta di Cusco, per aiutare gli emarginati Fermo immagine di una rete transoceanica che può contare anche sugli studenti del Gymme


Sara Martinello


merano. Madri bambine quasi sempre vittime di violenza, scolari costretti a svegliarsi prima dell’alba, una città da oltre 300 mila abitanti che fatica a procurarsi l’acqua. È una realtà lontana anni luce dalla nostra, quella che la meranese Ingrid Köcher ha scelto di conoscere a fondo. Senza risparmiarsi nulla, addentrandosi tra le montagne e le baracche a 4000 metri di altitudine del Perù, donandosi con generosità alle popolazioni locali per portare loro una fetta del benessere altoatesino che, per quanto piccola, può fare miracoli. Proprio oggi Köcher volerà fino in Perù per l’ottava volta in cinque anni, restandoci per tre settimane.

Le figlie di Casa Mantay.

Tutto è iniziato cinque anni fa, quando Ingrid Köcher, assistente sociale e studente di Scienze della comunicazione all’Università di Bolzano, decide di imparare lo spagnolo. «Andai in Perù per un viaggio studio. La mattina si faceva lezione, il pomeriggio era libero – racconta la donna –. A farmi da guida a Cusco era Fabio Sánchez, scrittore e docente universitario. Fu lui a farmi notare che in Perù alcuni problemi sociali sono su scala molto più vasta rispetto a quanto si vede in Europa». La donna vuole saperne di più. Vuole capire questo mondo altro dove gli aiuti delle istituzioni vengono erogati col contagocce. Chiede se ci sia la possibilità di lavorare in qualche struttura assistenziale nel tempo libero dalle lezioni. «Grazie a Irma Delgado, di Bolzano, e a sua sorella Mary ho conosciuto a Casa Mantay, a Cusco. È una struttura per madri bambine: ragazzine di 12, 13 anni mandate via di casa dalle loro stesse madri perché incinte. Quasi tutte hanno subito violenze in famiglia. Il padre, un fratello...». A Casa Mantay, le giovanissime madri possono imparare un mestiere e andare a scuola, costruendo da sé il futuro che altri hanno cercato di strappare. Attualmente a Casa Mantay manca l’acqua: sarà la ricerca di una pompa idrica la prima missione del nuovo viaggio di Köcher. La quale, per coordinare gli aiuti dei tanti altoatesini che danno una mano alla struttura di Cusco, ha fondato Reqsisqa, un’associazione che recentemente ha anche potuto contare su un assegno di 1800 euro, somma raccolta da una seconda classe del Gymme attraverso mercatini e collette.

Gli scolari di Pucyura.

Nel mondo sono milioni i bambini che ogni giorno affrontano un viaggio di svariate ore per andare a scuola. Così succede per 16 bambini di Pucyura, un paesino nel territorio di Cusco: «Per raggiungere la scuola ci mettono due, tre ore – riprende Köcher –. Quindi noi usiamo le donazioni fatte all’associazione anche per pagare loro almeno il pranzo, visto che partono da casa alle 4.30 del mattino e restano a scuola fino a pomeriggio inoltrato».

Magie delle Ande.

Nel frattempo, l’associazione Magie delle Ande, con sede a San Giacomo, navigava in acque agitate. «Il presidente e fondatore, Armando Polonioli (ex sindaco di Laives, ndr), sentiva che la mole di lavoro era ormai troppo grande. Mi chiese di aiutarlo. Al tempo ero impegnata con Reqsisqa, ma feci una visita a una struttura che Polonioli aveva molto a cuore, nel distretto di Chorrillos, vicino a Lima». Köcher conosce il direttore, Victor Códova Gutiérrez. E scatta un’amicizia solida, destinata a durare nel tempo nonostante quell’oceano di distanza tra due mondi opposti. «Per l’aiuto che possiamo dare al Colegio San Christoferus va ringraziato soprattutto il Comune di Bolzano. Ma personalmente devo moltissimo ad Armando Polonioli, un esempio per tutti noi».

Nelle prossime tre settimane, Ingrid Köcher verificherà che in Perù tutto proceda per il meglio. Il 6 aprile, invece, un appuntamento “altoatesino” al ristorante “La Terrazza”, di Bolzano, dove il presidente della sezione vicentina di Magie delle Ande, Gabriele Poli, presenterà il proprio libro nel corso di una cena peruviana. Per prenotazioni, scrivere a ingridperu@mail.com













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