Maxi-esercitazione in val Martello per 250 volontari 

La simulazione. Per ventiquattr’ore la Protezione civile altoatesina ha coordinato 20 squadre di soccorso nelle operazioni più rischiose Presenti anche le unità cinofile per la ricerca di dispersi nel bosco


Jimmy Milanese


martello. Sono oltre 250 i volontari che dalle 9 di ieri mattina e per 24 ore sono impegnati in val Martello in una maxi simulazione di soccorso coordinata dalla Protezione Civile di Bolzano.

L’operazione “Pronto all’intervento 2019” vede in campo 20 organizzazioni di soccorso da tutta la regione e la Croce Rossa tedesca di Aalen. Venti le differenti simulazioni di incidente, dall’allarme per un’improvvisa alluvione all’incidente con auto finite in un fossato e alla caduta di fulmini, ma anche la ricerca di escursionisti scomparsi, ovvero incidenti sul lavoro e lo sgombero di un hotel in fiamme con trasporto di feriti nel campo base predisposto dalla Protezione Civile. Punto di ritrovo per le operazioni, il Centro del Biathlon della val Martello. Le operazioni sono state monitorate per poi valutare l’efficienza e l’efficacia delle strategie scelte nelle varie situazioni critiche. Caratteristica di questo tipo di operazione, il fatto che dalla centrale operativa veniva deciso il tipo di allarme o incidente che poi veniva comunicato alle forze di soccorso, le quali senza alcun preavviso erano chiamate a decidere che tipo di coordinamento stabilire e come agire nel più breve tempo possibile. La simulazione ha previsto anche l’allestimento di un campo base per il ricovero dei feriti e l’intervento di un’unità della Croce Bianca che in meno di 3 ore ha allestito una struttura coperta capace di dare da mangiare a ben 300 persone contemporaneamente. Particolarmente interessante la simulazione di un incidente stradale: due macchine sono letteralmente volate fuori strada, finendo in un dirupo. Complessa, invece, l’operazione di recupero di alcuni escursionisti dispersi nelle montagne sopra il lago artificiale. In questo caso, nel corso delle operazioni di ricerca dei dispersi, sono stati utilizzati particolari cani, specializzati proprio nel recupero di persone disperse in zone montane.

La simulazione si svolge annualmente e fa parte di un più ampio programma di coordinamento interforze cofinanziato da fondi comunitari che ha lo scopo di migliorare il lavoro in team tra i vari reparti delle organizzazioni di soccorso.













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