Passerella dei Giardini, il collaudo si fa «televisivo» 

Intervento notturno per monitorare il passaggio che porta al Trauttmansdorff Una troupe di La7 prende l’operazione meranese come modello per un servizio



MERANO. La scorsa notte la passerella pedonale dei giardini Trauttmansdorff è stata sottoposta a un carico di 29 tonnellate per verificarne la stabilità. A conferma del picco di attenzione per la sicurezza dei ponti è il fatto che a riprendere l’operazione ci fossero le telecamere di Piazzapulita, il programma di La7.

La strada provinciale è rimasta chiusa per buona parte della notte tra mercoledì e ieri per permettere lo svolgimento della prova di carico. Recentemente un camion ha urtato contro uno dei tiranti della trave di sostegno, che così ha perso capacità portante. Ora, a diversi anni dal primo collaudo, una nuova prova per verificare la stabilità della struttura. «L’incarico per questa prova è stato affidato ben prima della tragedia di Genova. E in ogni caso non c’è ruggine, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi», rassicura il progettista Manfred Ebner. In Alto Adige sono 1500 i ponti di competenza provinciale, cui se ne aggiungono diverse migliaia ripartiti tra Comuni, A22, ferrovie, consorzi agrari e privati, per un totale di 6,7mila strutture. I tempi non sono normati, di solito la competenza civile e penale dell’impresa costruttrice si estende per dieci anni. La passerella di Trauttmansdorff è di diciotto metri di lunghezza per poco più di tre di larghezza: «Troppo poco per il passaggio di un camion – spiega Gianni Martinello, responsabile della prova –, quindi bisogna usare cassoni pieni d’acqua. Il carico distribuito è di 500 decanewton per metro quadro, cioè un carico di circa 29 tonnellate. In questo caso il procedimento non è simultaneo: prima carichiamo la parte centrale della struttura, poi le altre due, e nel frattempo conduciamo le rilevazioni usando il metodo inclinometrico». Sembra un procedimento lungo, e in effetti a Trauttmansdorff, l’altra notte, le operazioni sono durate ore. Viene da chiedersi se verificare la statica di un ponte più grande non sia anche più oneroso in termini di tempo, e quindi di costi e di rallentamento del traffico. «In realtà di solito riusciamo a fare anche sette prove al giorno, basta mezz’ora. Svolgere una prova di carico così, senza la possibilità di impiegare dei camion, implica una durata maggiore, e lievitano anche i costi. Qui il controllo non è nemmeno difficile, è tutto in vista», conclude Martinello. A un ente pubblico – la Provincia, in questo caso – un lavoro come quello a Trauttmansdorff costa 2, 3mila euro. Non molti, considerando l’importanza della sicurezza.













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