Passo dello Stelvio  preso d’assalto da 12 mila ciclisti 

La manifestazione. Una giornata di sole con poche gocce di pioggia  in vetta ha favorito una partecipazione vicina al record storico Il versante altoatesino quello più gettonato. Tante anche le e-bike


Ezio Danieli


stelvio. Una bella giornata di sole - poche gocce di pioggia hanno accompagnato i ciclisti nell'ultimo tratto di scalata - ha contributo al grande successo della scalata “cima Coppi” andata in scena ieri lungo i tornanti che conducono al passo dello Stelvio dove la temperatura era piacevole. Sono stati 11.655 i partecipanti alla giornata di sport organizzata dal parco nazionale. Sono saliti dai tre versanti che portano al passo, privilegiando quello altoatesino caratterizzato dai magnifici tornanti. La cima Coppi per antonomasia, per un giorno è stata chiusa alle auto, dalle 8 alle 16 lungo tutti e tre i versanti, lasciando così il campo libero per un’invasione pacifica di bikers, molti dei quali in e-bike. Tanti gli stranieri. La possibilità di godere in pieno relax e sicurezza della lunga scalata al Passo dello Stelvio, grazie alla chiusura al traffico automobilistico delle tre strade di accesso, ha spinto moltissimi appassionati a cimentarsi in quest’avventura. Una volta in cima, al cospetto dei ghiacciai, l’emozione e la soddisfazione sono state impagabili. Lunghissimo il serpentone di biciclette che ha caratterizzato le strade che portano al mitico valico.

Per chi è salito dal versante altoatesino, partendo da Spondigna, la scalata ha comportato un percorso di 27,3 chilometri e un dislivello di 1.868 metri, con pendenza media tra il 9 e l’11% e punte massime del 15% (ben quarantotto i tornanti). Dal versante lombardo, partendo da Bormio, la salita si sviluppa per 21,5 chilometri e ha un dislivello di 1.533 metri; la pendenza media è del 7,1%, con punti massimi del 14%.

Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito diversi volontari che hanno contribuito anche alla funzionalità dei punti di ristoro. Prezioso il contributo della Croce Bianca: una ventina gli interventi di soccorso, compreso il più serio per la caduta di un ciclista italiano sul lato svizzero. È stato portato all’ospedale di Santa Maria.

La scalata al passo dello Stelvio non è stata una competizione ma una giornata di sport a contatto con la natura, nella quale ciascuno ha potuto accedere liberamente al passo chiuso alle auto.













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