Per un giorno  Glorenza è tornata al Medioevo

Merano. Un salto indietro nel tempo, nel Medioevo, nella città altoatesina dove più si respira l’atmosfera medioevale. Glorenza, con la sua cinta murata perfettamente conservata e le porte turrite,...



Merano. Un salto indietro nel tempo, nel Medioevo, nella città altoatesina dove più si respira l’atmosfera medioevale. Glorenza, con la sua cinta murata perfettamente conservata e le porte turrite, ha ospitato il mercato storico con decine di bancarelle che hanno esposto prodotti dell’artigianato antico, mentre una musica in tono con l’evento allietava la giornata dei tantissimi visitatori che hanno potuto assistere al lavoro delle mani esperte intente a creare articoli di vario genere. Fra gli artigiani con maggiore seguito c’era “Berto dee rose”, originario della provincia veneziana. Insegnante di tecnologia e disegno meccanico in pensione, per hobby ha cominciato a realizzare fiori di rame utilizzando scarti di grondaie e fili di matasse di motori elettrici. Senza saldatura, senza colla, solo con l’intreccio ha stupito i turisti con una manualità straordinaria. «Lo faccio per beneficenza - ha raccontato Berto -, mio punto di riferimento è Padre Giuseppe Leonardi della Congregazione dei Cavanis che all’età di 64 anni è partito per il Congo a Kinshasa, dove ha costruito una casa di accoglienza per bambini abbandonati e una scuola. È la prima volta che vengo a Glorenza per questa manifestazione che ritengo splendida». E visto il successo ottenuto, siamo certi che tornerà. B.P.













Altre notizie

Attualità