Sprint Croce rossa:  dopo la sede, la nuova ambulanza 

Presentato il mezzo acquistato della sezione meranese Nove dipendenti e 90 volontari in servizio senza sosta


di Simone Facchini


MERANO. Dopo la nuova sede, la nuova ambulanza. «A Merano abbiamo portato a compimento un percorso di rinnovamento».

Lo dice, orgogliosa e grata nei confronti di coloro che lo hanno permesso, Monika Schivari, presidente del comitato Alto Adige della Croce rossa. Lo fa sulla passeggiata Lungopassirio, davanti al Kurhaus. Il salotto buono della città scelto per un’occasione speciale, la presentazione del nuovo mezzo di soccorso dell’organizzazione. Momento benedetto, ieri mattina, da don Christian Pallhuber e istituzionalizzato dalla presenza del sindaco Paul Rösch e dell’assessore al sociale Stefan Frötscher. Per rimarcare, doverosamente, l’impegno quotidiano e perpetuo di tutti coloro che indossano la divisa col simbolo di soccorso e pace conosciuto a livello internazionale.

I numeri. Nove dipendenti e una novantina di volontari, fra i 30 e i 40 impegnati nelle situazioni di urgenza a seconda del periodo. Volontari che coprono circa il 40 per cento delle ore di servizio. Spesso anche fuori Merano. Parliamo di un’ambulanza di soccorso (ora il nuovo Volkswagen Crafter) operativa h24 per 365 all’anno, di un mezzo per i trasporti programmati e un’ulteriore automobile sempre in servizio durante il giorno. Una decina le uscite quotidiane di emergenza. «Quella meranese è una delle unità più giovani, per età media, dell’intera provincia – spiega Schivari – con uno zoccolo duro al quale si uniscono le nuove leve provenienti dai corsi di formazione. La nuova ambulanza porta a compimento un tragitto di rinnovamento che contempla l’inaugurazione della nuova sede». In via Goethe, dove gli spazi sono spartiti con la Croce bianca e l’Avis, «una coabitazione che dà benefici sul piano della collaborazione».

Il mezzo. La nuova ambulanza costa oltre 80 mila euro. Volkswagen ha concesso uno sconto, 70 mila euro sono stati coperti con il contributo della fondazione Cassa di Risparmio (ieri rappresentata da Ingrid Hofer) e da fondi della Croce rossa altoatesina. A presentare il mezzo c’erano, assieme a donne e uomini dell’organizzazione, Mauro Balzamà e Roberto Carotta, il caposervizio e il referente dei volontari. «È un modello che nella sua fascia è il top per qualità», spiegano. Nuova anche la barella, di fresca acquisizione il defibrillatore. E l’illuminazione interna con cromoterapia. «Un mezzo che aumenterà la qualità del soccorso».

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