Al Teatro di Pergine la magica tromba di Terence Blanchard 

Il musicista americano in concerto con il suo E-Collective Domani sul palco anche Altura, Alzaman, Ginyard e Seaton


di Giuseppe Segala


PERGINE VALSUGANA. Si rinnova anche quest’anno la bella consuetudine di concludere la programmazione del Valsugana Jazz Tour, svoltasi come di consueto nel corso dell’estate nell’ambito di Trentino In Jazz, con un concerto autunnale che attinge ai grossi nomi del panorama internazionale. Gli anni scorsi passarono dal Teatro Comunale di Pergine Valsugana il chitarrista Bireli Lagrene e i sassofonisti Benny Golson e Kenny Garrett. Domani lunedì 19 novembre sarà la volta del trombettista Terence Blanchard, che si presenterà sulla scena del Teatro di Pergine (ore 20,45) alla guida del rodato quintetto E-Collective, con Charles Altura alle chitarre, Fabian Almazan al pianoforte e tastiere, David Ginyard al basso elettrico e Oscar Seaton alla batteria.

Una formazione che pone in primo piano l’elemento elettroacustico, come già denuncia il nome del gruppo, alle cui elaborazioni non si sottrae nemmeno la tromba dello stesso leader. Primo punto di riferimento è il periodo elettrico di Miles Davis, come sottolineò Blanchard in occasione del concerto dato a Trento quattro anni fa, nell’ambito degli Itinerari Jazz. La formazione che si presenta ora a Pergine allinea gli stessi musicisti di allora, fatta eccezione per il bassista. Il nome del trombettista originario di New Orleans è sulla breccia fin dagli anni Ottanta del Secolo breve, prima in qualità di direttore artistico della storica e blasonata formazione dei Jazz Messengers di Art Blakey, poi in qualità di contitolare in un forte quintetto insieme al sassofonista Donald Harrison, che ha assunto e aggiornato i criteri musicali di Art Blakey: accento sugli aspetti più comunicativi e muscolari del jazz, forte legame con il blues e le altre espressioni della musica afroamericana. In aggiunta c’era l’attenzione verso un utilizzo di temi di moduli metrici più elaborati, che spingeva quella musica verso nuovi lidi, sempre nel rispetto della tradizione.

Terence Blanchard ha seguito per un tratto lo stesso percorso del coetaneo e concittadino Wynton. Ma il nome di Blanchard non deve essere sfuggito nemmeno a chi si interessa di cinema, vista la nutrita produzione di colonne sonore (spesso in lizza per Premi Oscar e Grammy Awards), tra cui spicca la collaborazione con l’amico Spike Lee, per il quale il trombettista ha scritto le musiche di film celebri come “Jungle Fever”, “Malcolm X”, “Mo' Better Blues”. Quest’ultima pellicola narra proprio la storia di un trombettista jazz e la musica è interpretata da un quintetto straordinario, che affianca a Blanchard il sassofonista Branford Marsalis, il pianista Kenny Kirkland, il contrabbassista Robert Hurst e il batterista Jeff "Tain" Watts.

Significative le parole dello stesso Blanchard, quando ricorda il suo percorso formativo, segnato da insaziabile curiosità: “Da ragazzo fui affascinato da Miles Davis, poi scoprii nella sua musica tracce di Clark Terry e Louis Armstrong, e mi impegnai nel loro ascolto. Ascoltando Clifford Brown, sentii in lui qualcosa di Fats Navarro, così mi impegnai nello studio di quest’ultimo. Tutti questi legami mi aiutarono a capire quello che avrei dovuto fare per sviluppare uno stile mio personale”. I biglietti si possono acquistare anche in prevendita, sul sito del Teatro di Pergine.













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