PERGINE VALSUGANA. Non capita tutti i giorni di incontrare chi la storia della musica contemporanea l’ha scritta attraverso il rock progressivo, il prog. Note che sono state lo “scatto” di una generazione che ha cambiato le regole nella musica dalla fine degli anni ’60 del secolo scorso in poi. Prima e dopo non c’è stato qualcosa di uguale, diverso ma non uguale. E Aldo Tagliapietra è uno che ha fatto la differenza, quando con Le Orme dava un suo contributo al prog rock. Erano gli anni 70 ma ancor oggi alcune di quelle suite sono nelle classifiche mondiali e l’album «Felona e Sorona», nella sua forma di concept album è considerato un capolavoro. Un suono internazionale e la voglia di sperimentare, di fare cultura, come lo stesso Tagliapietra sottolinea. Ebbene sabato sera al Teatro di Pergine, chi c’era ha potuto capire che si può ancora fare musica, fare canzoni che vadano oltre “cuore e amore” a cui tanta discografia del momento non riesce proprio a rinunciare. Certo, era un pubblico per lo più di nostalgici e l’attesa in sala era per le hit del passato, ma ciò non di meno si è apprezzato anche il “nuovo” Tagliapietra, quello di «Invisibili realtà», con i brani della maturità, riflessioni di vita, ricordi del passato. Confidenze appoggiate su melodie che tradiscono la firma perché la musica, quella richiama subito l’estro del passato. E lui, Tagliapietra, accompagnato da giovani musicisti di talento, a cui più volte presta la scena per assoli, scherza sull’età: «Una volta pesava di meno», dice imbracciando lo strumento; racconta aneddoti sulle canzoni, «una volta non potevo farlo, ora che sono solo faccio quello che voglio», e poi si abbandona a un bis e all’abbraccio del pubblico che applaude l’amico ritrovato. Come il vento d’autunno, l’amico di ieri...(k.c.)

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