“Forme in movimento”, la nuova mostra di Adolf Vallazza

Si intitola “Forme in movimento” la prossima mostra dello scultore gardenese Adolf Vallazza, che da oggi, sabato 18 novembre, verrà ospitata nel suo atelier di Ortisei fino al 30 gennaio.L’...



Si intitola “Forme in movimento” la prossima mostra dello scultore gardenese Adolf Vallazza, che da oggi, sabato 18 novembre, verrà ospitata nel suo atelier di Ortisei fino al 30 gennaio.

L’ inaugurazione è in programma alle 17.30 per un evento che si avvale della consulenza del curatore del Mart Gabriele Lorenzoni, presente al vernissage: «Ho potuto conoscere meglio Vallazza in occasione della mostra sulla scultura lignea dedicata al corpo umano che ho curato l’ estate scorsa alla Civica di Trento. E di un artista che naturalmente conoscevo già, ho scoperto molto di più: la voglia di mettersi in gioco, di accettare nuove sfide. Adolf, in una collettiva che dava spazio a molti giovani, mi ha sorpreso moltissimo. Perché ha la maestria del grande artista con lo spirito del ventenne. Ed è stato lui a segnare, negli anni Sessanta e Settanta, lo spartiacque fra artigianato e arte, per quanto riguarda la scultura lignea. Con riferimenti importanti al futurismo e a Depero».

Ora un nuovo evento, basato su sculture e disegni. «Sì, un percorso dagli anni Ottanta ad oggi, che valorizza soprattutto le opere meno note e quelle che propongono anche una tridimensionalità. Sarà una bella occasione anche per conoscere lo spazio dove Vallazza lavora da tanti anni».

Per visite successive all’inaugurazione della mostra, si può telefonare al numero 338 5620865. Adolf Vallazza asce nel 1924 ad Ortisei, figlio d’arte: padre scultore in ferro e madre, figlia del pittore Josef Moroder Lusenberg. Dopo gli studi, tra il 1947 e il 1957, apre il suo studio di scultore ad Ortisei in Val Gardena. Si sposa con Renata Giovannini, con ala quale avrà quattro figli: Margherita, Sabina, Giorgio e Sonja. Con gli anni ‘60 inizia ad allestire le sue prime mostre personali in Italia e all’estero. Nel 2010 nel suggestivo chiostro dell'abbazia Benedettina Muri-Gries a Bolzano viene allestita una mostra personale. Vittorio Sgarbi lo vuole nel Padiglione Italia a Palazzo Trentini a Trento nel 2011 nella mostra collettiva patrocinata dalla Biennale di Venezia. (f.z.)













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