CIRCOLO LA COMUNE 

La Banda Gaber al Teatro di Gries stasera fa rivivere “Il signor G”

BOLZANO. Giorgio Gaber è morto ormai 16 anni fa, e “Il signor G” ha quasi 50 anni. Eppure il cantante milanese resta un’icona della musica italiana, ma anche del teatro canzone, della canzone sociale...


di Daniela Mimmi


BOLZANO. Giorgio Gaber è morto ormai 16 anni fa, e “Il signor G” ha quasi 50 anni. Eppure il cantante milanese resta un’icona della musica italiana, ma anche del teatro canzone, della canzone sociale e politica. Adesso, dopo 15 anni, si è riunita la storica banda che per anni lo ha accompagnato sui palchi di tutta Italia. La Banda Gaber sarà al Teatro Comunale di Gries, oggi 14 febbraio alle ore 21, per la stagione del Circolo la Comune (prevendita dalle 18, info tel. 3713256301). La band è composta da Dado Sezzi (percussioni, batteria), Claudio Demattei (basso elettrico), Gianni Martini (chitarra), Luigi Campoccia (Piano/Synth) e Luca Ravagni(Sax/Synth), ai quali si è aggiunto Simone Baldini Tosiche avrà il compito (ingrato) di interpretare Giorgio Gaber. «Vivo una particolare relazione con la figura di Giorgio Gaber che, in questo momento, appare come un richiamo costante nel mio percorso. Essere scelto dalla Banda Gaber, formata dai musicisti che lo hanno accompagnato per una vita nei teatri di tutta Italia, scrive Baldini Tosi sul suo sito– è un onore e una grande responsabilità. Portando rispetto per uno dei più grandi rappresentanti della canzone d’autore reinterpreterò il repertorio musicale di riferimento secondo la mia visione, sperando che il pubblico possa apprezzare questo omaggio». La banda porterà sul palco del Cristallo gran parte del doppio album “Il signor G”, disco registrato dal vivo durante la tournée teatrale di Giorgio Gaber in tutta Italia nel biennio 1970-71. Nacque praticamente da lì il teatro canzone di Gaber, in cui inanellava canzoni e testi, come fece nel tour omonimo che portò nei teatri di tutta Italia. E’un album molto importante nella produzione di Gaber, non solo perché rappresenta di fatto la nascita del teatro-canzone che proprio Gaber fondò assieme all’ amico Luperini, quanto perché contiene i primi germi del suo pensiero critico e politico, nato da una profonda presa di coscienza, protratta fino ai suoi ultimi giorni. Inizia qui la sua critica, che non si è mai sopita, al mondo piccolo-borghese per il quale riusciva a trovare parole dure come proiettili. “Il signo G” è un vero e proprio concept, uno dei primi usciti in Italia, in cui Gaber narra le vicende del Signor G, una sorta di suo alter ego, che si trova a doversi confrontare con le problematiche derivanti dalla lotta di classe e dalla (non) appartenenza al mondo piccolo-borghese. Sono gli anni del boom economico, ma anche di una repubblica giovane e immatura, come dimostreranno di lì a poco gli anni di piombo.















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