arte 

La mostra di Bressan a Castelbello  

“Il Tempo, la Forma” resterà visitabile fino al 31 ottobre



CASTELBELLO. È stata inaugurata sabato scorso, 15 settembre, nel castello di Castelbello e resterà aperta fino al 31 ottobre, la mostra del pittore trentino Italo Bressan organizzata dal Curatorio del Castello venostano. “Il Tempo, la Forma” – titolo dell’esposizione – offre l’occasione di conoscere le opere dell’artista trentino nato a Vezzano nel 1950 e docente dal 2002 all’Accademia di Brera dove aveva compiuto i suoi studi.

«La ricerca dell’artista – scrive il curatore Giovanni Iovane - si svolge attorno ad una riflessione sugli elementi fondanti della pittura, cioè, forma e colore. La forza plastica dell’elemento cromatico determina un nuovo spazio dinamico e la forma si materializza attraverso il colore.

Nella sua pittura – aggiunge Iovane - coesistono l’assenza e la presenza, la densità e la leggerezza. È a tutti gli effetti una pittura di luce che pur essendo eterea e sospesa é in grado di produrre variazioni cromatiche di grande intensità».

Il percorso artistico di Italo Bressan differisce sorprendentemente dalla consueta “identità pittorica italiana”, dagli anni 80 in poi del 900, divisa tra rigorosa e analitica astrazione geometrica, suggestivi richiami post-informali e allitterazioni post- modern della figurazione storica novecentesca. «Il suo modello originario – precisa Iovane - , si colloca infatti nell’ambito di ciò che Clement Greenberg ha definito (nel 1955) “Color-Field Painting”, una forma di pittura in cui il colore non ha altra finalità che manifestare se stesso in luoghi bidimensionali ad esso deputati o specifici. Mark Rothko e poi Helen Frankenthaler, Kenneth Noland e Morris Louis (e prima di loro Kandinsky e Nolde) sono probabilmente i riferimenti della pittura di Bressan anche e soprattutto se pensiamo a Color-Field come a una pittura che adopera un linguaggio artistico a larghe stesure di colore, di attento controllo formale e all’utilizzo di una serie di tonalità cromatiche di particolare leggerezza e raffinatezza ma, nello stesso tempo, di grande impatto visivo ».

Il punto centrale della ricerca artistica di Italo Bressan risiede nell’intensità cromatica, nella composizione e, nello stesso tempo, nella ri-composizione di campi di colore che si sviluppano sempre e solo all’interno di una superficie bidimensionale. La sua esperienza artistica è caratterizzata da una sicura fedeltà alla sperimentazione delle possibilità del colore di giocare le proprie carte formali e reali senza ricorrere a supporti fotografici, video o alle recenti tecnologie degli schermi. (f.z.)















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Valeria Frangipane

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