Azionisti Volksbank: azioni in naftalina, impossibile venderle

Preoccupati pure per il prezzo di recesso fissato a 12,10 euro Ultima emissione a 19,65 euro. Ma la dirigenza rassicura


di Maurizio Dallago ; di Maurizio Dallago


BOLZANO. Il valore della singola azione che scende da 19 a 12 euro. Ancorché per il titolo in liquidazione. A cui aggiungere la difficoltà attuale nel mettere in vendita il singolo pacchetto - più o meno sostanzioso - in mano agli oltre 58 mila soci. Per Banca Popolare-Volksbank non è uno dei periodi migliori. Anche se la dirigenza rassicura e guarda al risultato finale del 2016, dove si prevede un ritorno all’attivo e «vedrete che il valore dell’azione non ne risentirà». Ma cosa succede all’istituto bancario che sta vivendo la trasformazione in società per azioni, con la decisione che verrà presa il 26 novembre prossimo dall’assemblea dei soci? Alcune questioni si accavallano.

Andiamo per ordine. Era il gennaio scorso, quando al termine del percorso di ricapitalizzazione - per altro concluso con successo - per un controvalore di 95,7 milioni di euro, il prezzo di offerta per la singola azione era pari a 19,20 euro. Poi, ad aprile, sempre del 2016, l'assemblea dei soci approva il bilancio 2015 di Banca Popolare che si chiude con un utile netto di 22,4 milioni di euro. Per quanto riguarda l'esercizio 2015 gli azionisti e i soci ottengono un dividendo di 27 centesimi per azione, mentre per quest'ultima il nuovo prezzo di emissione viene stabilito in 19,65 euro. La performance della singola azione è quindi pari all'1,9%. In estate, viene approvata la semestrale che si chiude con una perdita di 27 milioni di euro, legata soprattutto alle rettifiche di valore. Ma con prospettive di redditività già dal secondo semestre in corso. Poi si arriva al percorso della trasformazione in Spa. Il consiglio di amministrazione di Banca Popolare dell’Alto Adige, nell’ambito della trasformazione in Spa, ha determinato il valore di liquidazione nella misura di 12,10 euro per azione. La banca ritiene che ad oggi non sussistono le condizioni per un rimborso delle azioni da recesso; la decisione definitiva sarà assunta dopo la trasformazione. Per la valutazione del valore della singola azione in caso di diritto di recesso - come prevede la legge - il consiglio di amministrazione si è avvalso del supporto di due autorevoli e indipendenti advisor. «Un basso livello di tassi con una perdurante pressione sui margini, un forte impulso regolamentare con relativi ulteriori costi di adeguamento, la progressiva digitalizzazione dei servizi con la revisione del modello distribuitivo della banca tradizionale. Anche per questi motivi le azioni bancarie sono attualmente oggetto di forti pressioni a livello sistemico», afferma il presidente dell’istituto bancario Otmar Michaeler, che poi aggiunge: «Non possiamo sottrarci a questa logica nel calcolo del valore di liquidazione, in quanto anche noi facciamo parte del sistema». Fin qui la banca, sul percorso legato alla trasformazione in Spa. Oggi si aggiunge, ad agitare le acque, la difficoltà a vendere le azioni. «Non riesco a venderle», dice uno dei tanto soci che vorrebbero disfarsene. Domanda ed offerta non si equilibrano, come un tempo. E così, per ora, le azioni restano in naftalina.













Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

Attualità