Il Ctcu: sulle azioni della Banca Popolare una causa collettiva

Il direttore Andreaus: «Non escludiamo reclami a valanga» Sotto la lente di ingrandimento valore azionario e contratti



BOLZANO. I soci di Banca Popolare - Volksbank - che hanno utilizzato il diritto di recesso al momento della trasformazione della banca da coop in Spa - potrebbero fare causa all’istituto bancario. Nel corso di una riunione informativa, che si è tenuta di recente presso la Sala Kolping a Bolzano, il Ctcu (Centro tutela consumatori utenti) ha spiegato ai quasi cento presenti le strategie da adottare a seguito dell’impugnazione dei risultati della perizia giurata da parte della banca.

“La nuova Banca Popolare dell’Alto Adige Spa mostra il suo vero volto. Non si tratta più di impegno solidaristico e verso i propri soci, bensì solo di vil denaro”, questo il commento del direttore del Ctcu, Walther Andreaus. A fine 2016, 89 ex soci della Popolare avevano esercitato il diritto di recesso dalla società, richiedendo la determinazione del prezzo di recesso attraverso una perizia giurata disposta dal Tribunale di Bolzano. «Il 27 luglio scorso, inopinatamente, la Popolare aveva deciso di impugnare, sempre davanti al Tribunale di Bolzano, il prezzo così linearmente fissato dalla perizia super partes e di citare quindi in causa i propri ex soci. Il perito giurato aveva fissato il valore delle azioni a 14.69 euro/azione, cioè un 21% in più del più basso - ed errato - valore di 12,10 euro/azione che era stato fissato unilateralmente dalla banca in occasione del recesso di fine 2016», sottolinea Andreaus. Nel corso dell’incontro cui ha preso parte l’avvocato Massimo Cerniglia di Roma - che sta assistendo i soci receduti - è stato spiegato come si intenda procedere per opporsi alla richiesta di revisione della perizia della banca.

«Accanto all’esposizione di tali aspetti delle strategie di difesa, si è dato anche il là ad una nuova offensiva contro irregolarità presenti nelle documentazioni contrattuali degli acquisti di azioni della Banca Popolare. Infatti, dopo che dall’analisi di alcuni casi di acquisto, effettuati in occasione degli aumenti di capitale del 2008, del 2012 e del 2015, ma anche in occasione di acquisti fuori collocamento, sarebbero state riscontrate irregolarità o comunque aspetti poco chiari nella documentazione contrattuale di alcuni clienti», spiega il Ctcu, che intende andare a fondo anche di tali aspetti. Dietro richiesta, è stata predisposta una lettera-tipo per la richiesta alla banca di tutta la documentazione fatta sottoscrivere in occasione degli acquisti di azioni proprie. La documentazione potrà quindi essere sottoposta ai consulenti del Ctcu per una prima valutazione e, all’occorrenza, anche al legale incaricato di seguire eventuali cause per conto dei clienti. Non si escludono reclami a valanga e magari anche cause. Nel caso in cui dovessero venir rilevate inadempienze gravi ed estese a più casi, il Ctcu «si rende disponibile a supportare tutti i risparmiatori interessati anche attraverso “azioni di classe” o “collettive”». A tutto questo la banca replica di avere agito sempre in modo corretto.













Altre notizie

Attualità